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F1 quanta prudenza, Hamilton: "Ci perdiamo gare in condizioni di bagnato estremo"

Le opinioni dei piloti non sono unanimi sulla decisione di rinviare a lungo il via della gara a Spa. Il problema della visibilità e cosa attendersi nel 2026
F1 quanta prudenza, Hamilton: "Ci perdiamo gare in condizioni di bagnato estremo"

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

28 lug 2025

Il rinvio della partenza del Gran Premio del Belgio è stata l’ennesima occasione per discutere (senza soluzioni concrete in vista) su cosa sia diventa la Formula 1 in condizioni di bagnato e come tornare ad assistere a corse in condizioni di bagnato estremo.

I test negli ultimi anni delle carenature intorno alle ruote non hanno risolto il problema di visibilità creato dall’acqua nebulizzata, non solo e non tanto dagli pneumatici quanto dall’aerodinamica delle monoposto. Tema che diventa ancora più problematico su un circuito come Spa, immerso tra gli alberi e su piste cittadine.

Hamilton e Verstappen hanno commentato nel dopogara del GP del Belgio la scelta dei commissari di esporre la bandiera rossa, mentre per Russell è stata la decisione corretta, attendere condizioni migliori.

Partire prima, partire dalla griglia

“Continuavo a urlare che saremmo potuti partire mentre loro hanno continuato a farci girare. Penso che si sia trattata di una reazione eccessiva a quanto successo nell’ultima gara, dove avevamo chiesto di non fermare la gara e ripartire troppo presto, a causa della cattiva visibilità”, le parole di Lewis. “Non era necessaria, poi, la partenza lanciata”. Scelta quest'ultima che è facile immaginare sia stata dettata da una maggiore sicurezza di una partenza con il gruppo meno compatto verso l'Eau Rouge.

Un eccesso di cautela da parte della direzione gara che ha tolto pathos a giri corsi in condizioni difficilissime per la pioggia. “Appena qualcuno davanti ha detto che la visibilità era davvero cattiva - non era il massimo ma nemmeno cattiva come l’ultima gara -, hanno atteso per essere sicuri.

Cosa perde la F1

Hanno fatto un buon lavoro comunque, è chiaro però che ci perdiamo alcune gare in condizioni di bagnato estremo, qualcosa che penso sarebbe stato bello vedere. Per qualche ragione, lo spray su questa pista ti porta a guidare come se fossi nella nebbia. Non so cosa proveremo a fare per risolvere il problema”. 

Sarà un tema, tra i tanti, di novità con le monoposto 2026, che torneranno ad avere un fondo piatto e un'aerodinamica diversissima. Dettagli che potrebbero contribuire ad avere uno scenario meno critico rispetto all'attuale generazione di macchine.

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