Red Bull Story: sorrisi & lezioni
Le vittorie di Monza e Baku raccontano la storia di un team rinato dalle ceneri di tensioni devastanti. Con un Verstappen tornato inconenibile e ora al centro delle trattative di mercato in ottica 2027

Pino Allievi & Giorgio Terruzzi
Pubblicato il 2 ottobre 2025, 13:40
Le due affermazioni consecutive di Max Verstappen a Monza e quindi a Baku proiettano luce nuova sulla lotta iridata per il mondiale Piloti in F.1, che ora (ri)diventa un triello con Norris e Piastri. Tutto questo grazie anche alla ritrovata competitività della Red Bull RB21 e di un clima più sereno all’interno del team.
Futuro
Sono tanti coloro che cominciano a chiedersi se la Ferrari abbia intavolato una trattativa con Max Verstappen per il 2027, nel caso Hamilton decidesse di prendere altre strade. Noi non lo sappiamo ma è auspicabile che qualcuno di Maranello lo abbia fatto. Ma, come ha detto lo stesso 4 volte campione del mondo, il suo futuro non sarà mai legato a una marca, bensì a chi, al momento della decisione, gli proporrà la macchina migliore. Che potrebbe anche essere la stessa Red Bull, sia chiaro. Intanto, sempre nel caso, è cominciata la girandola di voci di aspiranti piloti all’eventuale posto che potrebbe liberarsi in Ferrari. I nomi più gettonati? Verstappen appunto, poi Bearman, Russell, Norris in ordine sparso. Da anni, però, il vero problema della Ferrari non è il pilota ma l’auto. A causa di monoposto poco competitive si sono bruciati i sogni di Alonso, Vettel, Raikkonen, Leclerc, Sainz e dello stesso Hamilton, per citare i casi più recenti. È una catena che dovrà prima o poi spezzarsi. O no?
Muto
Laurent Mekies ha rivelato (a Jean Alesi) la vera natura del rapporto tra il muretto box Red Bull e Verstappen soprattutto durante le qualifiche, spiegando che Max, sostanzialmente, resta muto a lungo, non parla se non per qualche osservazione marginale. Per il resto tace perché considera compito suo risolvere i problemi che incontra guidando. L’osservazione è significativa a proposito della mentalità di questo campione straordinario, piuttosto diversa da quella di molti colleghi che inviano informazioni del tutto inutili per lo staff che si trova in corsia box, impossibilitato com’è ad intervenire.
Mercato
Sarà un mercato piloti molto povero quello che riguarda la stagione 2026. Due grandi team hanno confermato i loro piloti, Ferrari a Mercedes, anche se da quest’ultima non è arrivata ancora l’ufficialità. La Red Bull si dice intenzionata ad andare avanti con Tsunoda. Aston Martin proseguirà con Alonso e Stroll, la Audi avrà Hulkenberg e Bortoleto e via dicendo. Solo la Alpine cerca un pilota da affiancare a Gasly, visto che Colapinto non dovrebbe essere confermato e sarà un miracolo se concluderà la stagione. Su chi cadrà la scelta? Noi speriamo sempre in un pilota italiano. Da Fornaroli leader della Formula 2 a Minì, che sta affrontando una stagione difficile. Sono tanti coloro che hanno inviato il curriculum. Ma il primo in lista è un pilota della “Academy” Alpine, Paul Aron, slavo ripescaggio di Doohan. Con un punto interrogativo: ci sarà ancora Flavio Briatore l’anno prossimo?
Simulazioni
Le simulazioni stanno oramai raggiungendo la perfezione, anche se in certi casi sbagliano clamorosamente, in funzione dei dati però forniti dai tecnici. La Williams, ad esempio, prima della trasferta di Baku aveva fatto una simulazione delle qualifiche arrivando alla conclusione che solo la Red Bull o la McLaren sarebbero state capaci di precedere una delle auto biancocelesti. Così è stato, con Sainz secondo alle spalle di Verstappen. Il retroscena lo ha rivelato lo stesso pilota spagnolo.
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