GP Singapore, l'anteprima: ma Verstappen può crederci davvero?

Sul Marina Bay la McLaren dovrebbe chiudere il discorso Costruttori, ma soprattutto deve rispondere nel Piloti ad un Verstappen in ripresa: la quinta corona di Max è davvero possibile? 
GP Singapore, l'anteprima: ma Verstappen può crederci davvero?
© Getty Images

Matteo NovembriniMatteo Novembrini

Pubblicato il 1 ottobre 2025, 08:18

La domanda resta in sospeso, un po' per pudore un po' perché sembra incredibile. Si fa spazio nei pensieri, prova a scardinare la porta della logica e forza quell'idea che sembrava archiviata da tempo: ma Max Verstappen, quest'anno, può vincere il titolo mondiale?

Il Gran Premio di Singapore, da questo punto di vista, dirà molto senza necessariamente essere esaustivo. Tuttavia, ci darà qualche indizio, in questa battaglia tra logica e sensazionalismi: perché magari non succederà e tutto tornerà come prima, ma se dovesse fare di nuovo centro, ci sta che un retropensiero possa prendere spazio nella testa. Sua e forse anche in quella della McLaren.

Non sarà come Baku

Va da sé che se Verstappen è a -69 dal vertice, è perché al di là di qualche punto perso, non ha avuto una macchina all'altezza in tante gare. La sua, di macchina, è comunque migliorata, con accorgimenti che, almeno tra Monza e Baku, hanno pagato. Singapore sarà un'altra storia, anzi lo è per caratteristiche della pista e di conseguenza per la preparazione delle vetture: al Marina Bay si gira con altri assetti aerodinamici ed anche con una meccanica diversa, proprio perché deve lavorare con altri tipi di carico verticale. Per il resto, Marina Bay resta un circuito cittadino, seppur molto diverso da Baku, dato che in Azerbaijan si alternano dritti velocissimi a curve lentissime; il tracciato nella Città del Leone invece ha rettilinei molto meno lunghi ma anche qualche curva con percorrenza un po' più elevata, seppure resti nella grande maggioranza dei casi la presenza di curve lente, tipiche di un cittadino.

Considerando anche il dominio dell'edizione 2024, McLaren è attesa ad un grande "ritorno", insieme ad una Red Bull che dovrà superare la prova di una corsa storicamente poco favorevole: fu l'unica pista nella quale non vinse nella strepitosa stagione 2023, ed è pure l'unico tracciato in calendario dove Max Verstappen non ha mai trionfato. Il punto interrogativo sulla RB21 riguarda la messa a punto di una vettura che su asfalti irregolari non ha mai dato il suo meglio, sebbene sia riuscita a trovare una quadra interessante a Baku. Per questo, la Red Bull non sarà da sottovalutare, anche se il ritorno ad assetti aerodinamici un po' più carichi e temperature più alte aiuterà la MCL39 a tornare ad essere assolutamente temibile.

Ferrari continua a sperare

Intanto, dal Marina Bay transitano altre speranze per la Ferrari, quantomeno scommettendo su una corsa che, andando in scena in un cittadino, può offrire un po' di caos. Almeno questo si augura il Cavallino Rampante, alle prese con una stagione sempre più difficile nella quale la paura di chiudere senza neanche un successo di tappa si fa sempre più grande. A Singapore, pista tortuosa, tornano le speranze di offrire una prestazione discreta, un po' come Monaco e Budapest, altre piste-toboga che possono aiutare la SF-25, in qualche modo, ad emergere. La Rossa 2025, ormai si è capito, non ha veri punti di forza e questo la condanna ad essere praticamente sempre una comparsa alle spalle della concorrenza, ma al tempo stesso Singapore è forse la gara, tra le sette rimaste, sulla quale si può scommettere: qualche edizione è stata imprevedibile, perché azzeccare una buona qualifica può far svoltare il weekend. Singapore si presta molto a tutto ciò: non sarà facile, ma per chi non vuole abbandonare le speranze, rappresenta davvero l'ultimo, l'ultimissimo appiglio. Certo, siamo nel campo delle speranze: la realtà ha già parlato troppe volte, e senza mai equivocare. 

Costruttori: tempo di verdetti e lotte

Intanto, dal GP Singapore ci si attende innanzitutto la certezza matematica del titolo a squadre da parte della McLaren, davvero ad un passo dalla sua decima corona. Dietro di lei però, sarà battaglia: il 2° posto vede in lizza Mercedes, Ferrari ed a questo punto pure una Red Bull che pare essersi risvegliata e che ha mostrato passi avanti anche con l'altra macchina. Tsunoda è chiamato a dare continuità alla bella prova di Baku, così come Antonelli; a 7 GP dal termine la stagione ha molto da dire per la posizione di "primo degli sconfitti", ed il Marina Bay ci dirà come continuerà a mutare questa classifica Costruttori.

Qualifica e strategia saranno più importanti del ritmo sul passo, mentre i piloti sono attesi ad una grande sfida dal punto di vista fisico: Singapore è a meno di 150 chilometri dall'equatore, per cui l'elevata umidità renderà la tappa asiatica una delle più complicate per i piloti proprio a livello di tenuta fisica. Meno grattacapi, invece, sulla strategia di gara: per timore del surriscaldamento la Pirelli ha scartato la C6 restando fedele a C3, C4 e C5, cosa che fa pensare ad un GP ad una sola sosta. Il vero mal di testa per gli ingegneri al muretto sarà quando effettuare la sosta, visto che non si può rischiare di rimanere bloccati nel traffico. Le opzioni in gara si apriranno invece in caso di numerose interruzioni, tra VSC e safety car, pronte a rimettere tutto in discussione.

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