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Ferrari, tra l'amarezza ed il guardare avanti: imperativo chiudere al meglio in Bahrain

29 set 2025
Doveva essere una gara difficile e lo è stata. La 6 Ore del Fuji, gara numero 100 nella storia del WEC, non ha sorriso alla Ferrari, che ha chiuso mestamente al 10° posto con la #83 privata, all'11° con la #50 e solamente al 15° con la #51. Per i titoli dunque tutto rimandato all'ultimo appuntamento stagionale, quello dell'8 novembre: la 8 Ore di Sakhir.
Weekend no
I commenti nel dopo gara da parte dei ferraristi sono improntati a guardare avanti, alla corsa decisiva: "Abbiamo cercato di sfruttare appieno il potenziale a disposizione - ha detto Nielsen -, la gara è stata davvero dura e non potevamo ambire a un risultato di alta classifica. Tante interruzioni, inoltre, hanno condizionato la corsa e cercare di recuperare posizioni è diventato impossibile. In Bahrain dovremo fare sicuramente di meglio, dando il nostro contributo alla Ferrari nella lotta per il Campionato del Mondo Costruttori”.
Secondo Calado: “Questo è stato un fine settimana complesso e non possiamo esserne soddisfatti. Dobbiamo voltare pagina, cercando di pensare positivamente al prossimo round, la gara in Bahrain, dove ci presenteremo ancora da leader sia del Mondiale Costruttori sia del Mondiale Piloti. Abbiamo un grande obiettivo e cercheremo di coronarlo all’ultima gara".
Gara difficile e con alcuni episodi sfavorevoli
Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance and Corse Clienti, ha analizzato così la prova in terra nipponica: “Alla partenza della gara e nelle prime due ore siamo stati autori di un’ottima prova con Giovinazzi e Nielsen, un avvio che ci aveva fatto ben sperare, arrivando sino alla terza posizione con la 499P numero 51. Poi sono successi tanti episodi che hanno causato interruzioni della corsa, complicandola e cambiandone la storia. Episodi che non siamo stati abili a sfruttare come hanno fatto altri avversari. In vista dell’ultimo round in Bahrain dovremo tornare in pista determinati per disputare una gara all’altezza delle nostre aspettative, per concludere al meglio un campionato del mondo che ci vede in testa sin dal primo round.”
L'ultimo pensiero spetta a Ferdinando Cannizzo, Head of Ferrari Endurance Race Cars: “Sapevamo fin dal principio che sarebbe stata una gara difficile, ma con una prova attenta e grazie ad un assetto che ci ha permesso di sfruttare al meglio il grip offerto dagli pneumatici nelle fasi iniziali e centrali della corsa, eravamo riusciti a portare le vetture nelle posizioni di vertice. Purtroppo, le fasi di Full Course Yellow e le Safety Car hanno cambiato completamente il volto della classifica e l’inerzia della gara che, unite ad alcune sbavature, hanno vanificato l’ottimo lavoro svolto fino a quel momento. Abbiamo perso punti importanti rispetto ai nostri inseguitori, dunque dobbiamo rapidamente analizzare ciò che non è funzionato, voltare pagina e preparare bene l’ultima gara in Bahrain.”
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