La vera
differenza, a Valencia,
la stanno facendo le gomme fornite dalla Pirelli. Se il primo giorno di test Sebastian Vettel era stato il più veloce con la nuova Red Bull, nel secondo Fernando Alonso si è preso la rivincita sul campione del mondo; che fino alla pausa-pranzo, fino cioè alla tarda mattinata, sembrava inavvicinabile.
Il
distacco a favore della Ferrari è di 307 millesimi di secondo, premiata dal lavoro sugli assetti.
“Ieri – ha spiegato l’asso spagnolo – avevamo sofferto un po’ di sovrasterzo. Oggi abbiamo lavorato per correggerio e anche per aumentare la costanza di rendimenti delle gomme. Ma fra una mescola e l’altra ci sono 6 o 7 decimi”. E anche se la
Ferrari non ha svelato se il tempo di Alonso è venuto fuori con i
pneumatici morbidi oppure con i super morbidi, si capisce che
il fattore Pirelli incide notevolmente.
“Dopo pochi giri le gomme perdono anche due o tre secondi – ha specificato Alonso – Poi si stabilizzano ma su valori più lenti”. Un esempio: in una delle sue sequenze migliori, su 5 giri cronometrati, il ferrarista ha ottenuto il tempo di
1’13”649 al primo passaggio lanciato, poi è subito salito a
1’14”316, quindi
1’14”740 e nel finale addirittura
1’15”781. E non è che gli avversari siano andati molto meglio.
Si prospetta, quindi, un
campionato giocato sulle regolazioni delle sospensioni e su un pilotaggio “delicato”. Alla
Pirelli spiegano che il degrado dipende molto dalla quantità di gomma in pista.
L’altro tema di Valencia è la quantità di comandi sul volante: Kers e ala mobile complicano la vita ai piloti.
“Non c’è più un rettilineo sul quale non debba spingere qualche pulsante o cambiare marcia”, ha detto Rubens Barrichello. Il brasiliano ha manifestato l’intenzione di portare la questione davanti all’associazione piloti.
Ma
Lewis Hamilton, tornato alla guida dopo la pausa invernale – “
Ho ripreso subito il ritmo. Il mio terzo giro è stato il più veloce della giornata” – ha minimizzato il problema
liquidandolo con “
Ci sarà soltanto più da fare”. L’inglese aspetta ancora la
nuova McLaren, che sarà presentata
venerdì 4 febbraio a Berlino. Avrà
scarichi inediti, ma diversi da quelli Renault.
“Comunque – ha dichiarato Lewis -– non mi ha impressionato alcuna delle nuove monoposto”.
(a.a.)
I tempi della seconda giornata di test a Valencia
1. Alonso (Ferrari) 1’13”307 2. Vettel (Red Bull-Renault) 1’13”614 a 0”307 3. Di Resta (Force India-Mercedes) 1’13”844 a 0”537 4. Hamilton (McLaren-Mercedes) 1m14.353s a 1"046 5. Kubica (Renault) 1’14”412 a 1”105 6. Karthikeyan (Hispania-Cosworth) 1’14”472 a 1”165 7. Rosberg (Mercedes) 1’14”645 a 1”338 8. Glock (Virgin Cosworth) 1’15”408 a 2”101 9. Barrichello (Williams-Cosworth) 1’16”023 a 2”716 10. Perez (Sauber-Ferrari) 1’16”198 a 2”891 11. Maldonado (Williams-Cosworth) 1’16”266 a 2”959 12. Buemi (Toro Rosso-Ferrari) 1’16”359 a 3”052 13. Alguersuari (Toro Rosso-Ferrari) 1’16”474 a 3”167 14. Webber (Red Bull-Renault) 1’17”365 a 4”058 15. Kovalainen (Lotus-Renault ) 1’20”649 a 7”342