Quegli strani scarichi della Lotus R31

Quegli strani scarichi della Lotus R31

31 gen 2011

Ecco finalmente anche la Lotus Renault, quella “francese”, ovvero quella guidata da Kubica e Petrov che fino allo scorso anno era conosciuta come Renault e basta. Si chiama R31 e continua la sigla legata al nome Renault.

La Lotus Renault di Kubica e Petrov porta il “vero” marchio Lotus, quello con le iniziali di Chapman, in bell'evidenza sul musetto e curiosamente il muso è scavato all'interno come quello Ferrari dell'anno scorso e non segue la moda nel naso alto inaugurata da Red Bull e copiata adesso da Ferrari e Mercedes. Anche le pance sembrano avere una presa d'aria più generosa di quella Ferrari, mentre la novità è quella della sospensione posteriore pull-rod come Red Bull.

Ma la vera curiosità che ha subito colpito tutti a Valencia sono gli scarichi. Pur se completamente celati alla vista, sembra che questi, invece che soffiare sul la parte terminale del fondo come tutti, corrano lungo le protezioni del telaio fino all'altezza della presa d'aria delle pance e da lì girino soffiando in modo da lambire la carrozzeria o il fondo stesso per tutta la sua lunghezza invece che in coda. Diciamo sembra perché nessuno ha avuto modo di osservarli direttamente, perché la Renault li ha tenuti attentamente celati alla vista.
Il direttore tecnico, James Allison, si è limitato a dire che uno delgi obiettivi del progetto era proprio quello di usare gli scarichi per soffiare sul fondo. Ma nessuno immaginava in questo modo. La trovata nasconde sicuramente uno scopo provato in galleria del vento. Quanto siano efficaci - e se resteranno così - lo sapremo domani dopo i primi test. Ricordiamo anche che la Lotus, a metà Anni '80, fu tra i primi team a sperimentare il soffiaggio degli scarichi sul fondo prorpio quando c'era Ayrton Senna come pilota.

La novità dell'ultimo istante è che fra i piloti di riserva c'ò anche Bruno Senna, appiedato dalla HRT, che così va a riformare un binomio leggendario quello del nome Senna abbinato al marchio Lotus Renault nero e oro. Un binomio e un'immagine che suo zio aveva fatto diventare leggenda quando conquistò con la Lotus Renault nera e oro (allora lo sponsor era la Jps) 15 pole position e 4 vittorie fra il 1985 e il 1986, fra cui la prima della sua carriera in F,1 al Gp Portogallo 1985.


(foto Colombo)

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