Alonso, il team radio alla Raikkonen e l'ottimo risultato a Singapore

Fernando Alonso protagonista a Singapore con un team radio alla Raikkonen e una gara solida che gli vale punti e il voto di "Driver of the Day"
Alonso, il team radio alla Raikkonen e l'ottimo risultato a Singapore
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Debora FigoliDebora Figoli

6 ott 2025

Dopo che l’ingegnere di pista lo ha informato di quanti giri mancavano alla bandiera a scacchi, Fernando Alonso non ha resistito a una delle sue uscite schiette: "Se mi parli a ogni giro, stacco la radio". Una frase secca, lucida, che richiama subito alla memoria uno dei team radio più celebri della Formula 1 moderna, quello di Kimi Raikkonen ad Abu Dhabi 2012: "Lasciami in pace, so cosa devo fare!". Anche in quel caso, un pilota esperto e insofferente alle troppe parole aveva risposto al proprio ingegnere con l’ironia tagliente di chi sa di poter gestire la situazione.

Una gara solida e intelligente

Senza mai alzare la voce e con il consueto aplomb, Alonso ha portato a casa una prestazione concreta. L’asturiano ha tagliato il traguardo in ottava posizione, diventata poi la settima grazie alla penalizzazione di cinque secondi inflitta a Lewis Hamilton. Sei punti preziosi per lui e per Aston Martin, soprattutto se confrontati con la tredicesima piazza del compagno di squadra Lance Stroll. "È stata una gara davvero buona per noi. La macchina era veloce già nel primo stint: siamo riusciti ad aprire un bel margine con la gomma soft, che è durata anche più del previsto, quindi ottime notizie", ha raccontato Alonso a fine gara, con la consueta calma di chi sa leggere la corsa con lucidità.

Strategia azzeccata nonostante tutto

Il momento chiave è arrivato al pit stop, dove un piccolo inconveniente con una delle pistole ha rallentato la sosta. Nonostante ciò, la strategia si è rivelata vincente: la scelta della mescola media, invece della più dura usata dalla concorrenza, ha consentito ad Alonso di mantenere un passo competitivo anche nel secondo stint, lanciandolo verso nuovi sorpassi e la zona punti. "Ci sono stati dei bei duelli, a Singapore non è mai facile sorpassare, ma come ho detto avevo anche un vantaggio con le gomme", ha spiegato il due volte campione del mondo. "Tutti hanno montato le hard nel secondo stint, io invece ho montato le medium: è stata una buona chiamata del team, e grazie a quel vantaggio di gomma ho avuto l’opportunità di sorpassare".

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