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McLaren, Stella e una scelta di correttezza e fedeltà ai principi del team

Il team principal sottolinea l'importanza di correre secondo determinati principi, i piloti sottolineano: non si è creato nessun precedente
McLaren, Stella e una scelta di correttezza e fedeltà ai principi del team

F.P.F.P.

9 set 2025 (Aggiornato alle 10:37)

Le condizioni particolarissime di Monza hanno offerto l’occasione per un gesto di coerenza, anzitutto. L’errore commesso dalla squadra al pit-stop di Norris, che è costato la posizione a Lando a vantaggio di Piastri, è stato prontamente riparato dal muretto, richiamando quanto accaduto in Ungheria un anno fa e, in senso più ampio, portando Andrea Stella a chiarire come, in McLaren, provino a fare le cose diversamente.

Un Leclerc sufficientemente distante dal poter essere una minaccia per la posizione ha consentito al team di ripristinare l’ordine dei valori visto fino al giro 46, quando l’anteriore sinistra ci ha messo troppo tempo a fissarsi correttamente sulla McLaren numero 6.

La situazione del pit-stop non è solo una questione di correttezza ma di uniformità ai nostri principi. Comunque andrà il campionato, è importante che si corra dentro ai principi e ai valori da corsa che abbiamo in McLaren e che abbiamo creato insieme ai nostri piloti”, ha dichiarato Stella nel dopogara, spiegando i fatti. Ovvero, nessun tentativo di undercut di Piastri su Norris, piuttosto una marcatura attenta sul rischio di Leclerc alle spalle.

Decisione secondo i principi

"Avevamo chiara l’intenzione di non provocare alcuno scambio di posizioni. L'abbiamo fatto solo perché stavamo coprendo Leclerc e, allo stesso tempo, stavamo aspettando fino all'ultimo momento possibile per vedere se ci fosse stata una bandiera rossa o una Safety Car”, le parole del team principal sull’ordine di fermata. Abbiamo inseguito l'interesse della squadra e, per trarne il massimo vantaggio, dovevamo fermare prima Oscar e poi Lando. Ma l'intenzione chiara era che questo non avrebbe portato a uno scambio di posizioni”, che pure è avvenuto per i problemi al cambio gomme di Norris.

“Abbiamo pensato che fosse assolutamente giusto tornare alla situazione preesistente al pit stop e lasciare, dopo, che i ragazzi corressero. Questo è ciò che abbiamo fatto, quello che riteniamo essere in linea con i nostri principi”. Principi, perché prima ancora del vincere conta come si vince.

Un episodio sanabile, non nasce il precedente

Chiaro che l’equità è stata possibile anche per l’assenza di minacce dirette alla posizione, uno scenario che Piastri e Norris hanno evidenziato nelle dichiarazioni del dopo gara.

"Se è sotto il tuo controllo e non ci sono altre auto coinvolte, è piuttosto semplice. Ma ovviamente, se ci sono altre auto coinvolte, non daremo via tutti quei punti alle altre squadre per un errore.

Quando non ci sono macchine in mezzo è molto più facile rimediare. Se ci fossero state allora no, non avremmo fatto lo scambio”, le parole del leader del campionato. Mentre Lando ha aggiunto: “Ogni situazione è diversa, penso che sia piuttosto stupido dare per scontato questo genere di cose e dire che si tratta di un precedente.

Non siamo idioti e abbiamo piani per situazioni diverse. Se ci fossero state quattro auto tra me e Oscar, ovviamente lui non mi avrebbe lasciato riprendere la posizione e non sarebbe stato corretto lasciarmi riprendere la posizione”.

 

 

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