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Hamilton: più della sospensione conta il lavoro in corso sulla Ferrari del 2026

Lewis parla di sensazioni invariate con la novità tecnica provata al Mugello, entra molto più nello specifico commentando gli incontri con Serra, Vasseur ed Elkann
Hamilton: più della sospensione conta il lavoro in corso sulla Ferrari del 2026
© Getty Images

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

24 lug 2025

La pista dirà se e quanto la nuova sospensione posteriore avrà migliorato le prestazioni della SF-25. Lewis Hamilton nel giovedì del GP del Belgio parla di altro che non delle attese sulla modifica alla monoposto. Rivela gli incontri avuti con Elkann e Vasseur, le riunioni con gli ingegneri al lavoro sul 2026 e di come abbia aggiunto due pagine ulteriori dopo Silverstone al file su cosa cambiare in Ferrari.

Sul test del Mugello lo derubrica a quello che formalmente è stato: un filming day. Ecco, non solo riprese promozionali sono stati i 38 giri completati da Lewis e Leclerc. Non abbiamo fatto dei test, è stata una giornata di servizi fotografici, ho fatto 14 giri e non possiamo definirlo un test. Le sensazioni? Le stesse della settimana prima”, dice rapidamente.

Non basterà un'ora di libere per sfruttare la sospensione

“No, non è il momento di scoprire il potenziale della vettura, potremo testare domani la sospensione e sono sicuro che dovremo capire come ottimizzarla per cercare di estrarre prestazione. Sono certo che provandola su vari circuiti trarremo dei benefici”. Tradotto: in una sola ora di prove libere manca il tempo per condurre sperimentazioni d’assetto, mentre l’Hungaroring tra una settimana sarà un banco di prova più interessante e darà maggior tempo utile per lavorare sull’assetto.

Dove Hamilton ha parlato a fondo, con dettagli interessanti, è sul cambiamento che la Ferrari sta attuando. Di mentalità, di modifiche strutturali come le ha definite Lewis, necessarie per presentarsi nel 2026 in corsa per il titolo.

Finalmente sviluppi

L’aspetto positivo è stato arrivare al filming day vedendo degli sviluppi, pezzi nuovi. Avevamo portato un fondo in Bahrain e poi è trascorso molto tempo prima dell’aggiornamento in Austria. A livello di passo non eravamo dove mi sarei atteso di essere, gli altri team portavano piccoli aggiornamenti a ogni week end, Red Bull e Mercedes. Questo porta guadagni significativi. Sono contento di aver visto una reazione in fabbrica, abbiamo apportato dei cambiamenti e sono grato dei nuovi pezzi in arrivo”, spiega.

Filming day a parte del Mugello, l’insolitamente lungo stop tra il GP di Gran Bretagna e quello del Belgio è stata l’occasione per lavorare a Maranello e ritrovarsi con i tecnici e i vertici della Ferrari. Tema? Il cambiamento da attuare in vista del prossimo anno.

Riunioni ad alto livello e cambiamenti strutturali

“Abbiamo lavorato in fabbrica riesaminando Silverstone, cosa dovevamo modificare. Io ho partecipato a diverse riunioni, anche con John e Fred, poi con Loic Serra e i responsabili dei vari dipartimenti. Abbiamo parlato del motore 2026, delle sospensioni anteriori e posteriori del prossimo anno, parlato delle mie richieste e dei problemi di questa macchina.

Ho compilato un documento relativo al team, nelle settimane di pausa ho aggiunto altre due pagine e discusso degli aggiustamenti - alcuni strutturali - che è necessario fare. Ci sono problemi strutturali della macchina di quest’anno che non dovranno essere sulla prossima e gli aspetti sui quali lavorare con i tecnici. Stiamo spingendo molto, forse anche troppo, è un lavoro pesante”.

Tra test del Mugello e lavoro rivolto al futuro, la notizia del licenziamento di Horner è commentata da Hamilton come un episodio sullo sfondo verso il quale è disinteressato:Non presto attenzione a cosa accade altrove, chiaramente quando cambi a.d. o qualcuno che guida l’organizzazione ci vuole del tempo. A volte è inevitabile fare quei cambiamenti ma ci vuole del tempo per trovare la quadra”.

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