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24 lug 2025
La pista dirà se e quanto la nuova sospensione posteriore avrà migliorato le prestazioni della SF-25. Lewis Hamilton nel giovedì del GP del Belgio parla di altro che non delle attese sulla modifica alla monoposto. Rivela gli incontri avuti con Elkann e Vasseur, le riunioni con gli ingegneri al lavoro sul 2026 e di come abbia aggiunto due pagine ulteriori dopo Silverstone al file su cosa cambiare in Ferrari.
Sul test del Mugello lo derubrica a quello che formalmente è stato: un filming day. Ecco, non solo riprese promozionali sono stati i 38 giri completati da Lewis e Leclerc. “Non abbiamo fatto dei test, è stata una giornata di servizi fotografici, ho fatto 14 giri e non possiamo definirlo un test. Le sensazioni? Le stesse della settimana prima”, dice rapidamente.
“No, non è il momento di scoprire il potenziale della vettura, potremo testare domani la sospensione e sono sicuro che dovremo capire come ottimizzarla per cercare di estrarre prestazione. Sono certo che provandola su vari circuiti trarremo dei benefici”. Tradotto: in una sola ora di prove libere manca il tempo per condurre sperimentazioni d’assetto, mentre l’Hungaroring tra una settimana sarà un banco di prova più interessante e darà maggior tempo utile per lavorare sull’assetto.
Dove Hamilton ha parlato a fondo, con dettagli interessanti, è sul cambiamento che la Ferrari sta attuando. Di mentalità, di modifiche strutturali come le ha definite Lewis, necessarie per presentarsi nel 2026 in corsa per il titolo.
“L’aspetto positivo è stato arrivare al filming day vedendo degli sviluppi, pezzi nuovi. Avevamo portato un fondo in Bahrain e poi è trascorso molto tempo prima dell’aggiornamento in Austria. A livello di passo non eravamo dove mi sarei atteso di essere, gli altri team portavano piccoli aggiornamenti a ogni week end, Red Bull e Mercedes. Questo porta guadagni significativi. Sono contento di aver visto una reazione in fabbrica, abbiamo apportato dei cambiamenti e sono grato dei nuovi pezzi in arrivo”, spiega.
Filming day a parte del Mugello, l’insolitamente lungo stop tra il GP di Gran Bretagna e quello del Belgio è stata l’occasione per lavorare a Maranello e ritrovarsi con i tecnici e i vertici della Ferrari. Tema? Il cambiamento da attuare in vista del prossimo anno.
“Abbiamo lavorato in fabbrica riesaminando Silverstone, cosa dovevamo modificare. Io ho partecipato a diverse riunioni, anche con John e Fred, poi con Loic Serra e i responsabili dei vari dipartimenti. Abbiamo parlato del motore 2026, delle sospensioni anteriori e posteriori del prossimo anno, parlato delle mie richieste e dei problemi di questa macchina.
Ho compilato un documento relativo al team, nelle settimane di pausa ho aggiunto altre due pagine e discusso degli aggiustamenti - alcuni strutturali - che è necessario fare. Ci sono problemi strutturali della macchina di quest’anno che non dovranno essere sulla prossima e gli aspetti sui quali lavorare con i tecnici. Stiamo spingendo molto, forse anche troppo, è un lavoro pesante”.
Tra test del Mugello e lavoro rivolto al futuro, la notizia del licenziamento di Horner è commentata da Hamilton come un episodio sullo sfondo verso il quale è disinteressato: “Non presto attenzione a cosa accade altrove, chiaramente quando cambi a.d. o qualcuno che guida l’organizzazione ci vuole del tempo. A volte è inevitabile fare quei cambiamenti ma ci vuole del tempo per trovare la quadra”.
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