Bearman e il bellissimo "problema" della Ferrari

Pubblicato il 29 ottobre 2025, 08:49
Si prospetta un bellissimo “problema” in chiave futura per la Ferrari. Le prestazioni di Bearman nel GP del Messico hanno certificato, semmai servisse, la velocità e solidità del pilota, in una serie di risultati e prestazioni estremamente convincenti prodotte negli ultimi tre Gran Premi. Da Singapore ha sempre ottenuto l’accesso in Q3, mentre è dalla qualifica del GP di Spagna che non manca una prestazione al sabato buona per qualificarsi in Q2, al netto del risultato di Silverstone.
Dopo una primissima parte di stagione nella quale l’esperienza di Ocon ha sfruttato al meglio la Haas sul giro secco, con il GP di Spagna per Bearman è arrivata un’invidiabile costanza di risultati, in parallelo mancata a Ocon. Quest’ultimo, con l’eccezione della Q3 guadagnata a Monaco, in ottava posizione, ha vissuto una stagione nella quale dal Canada al Messico le apparizioni in Q2 sono state sporadiche, più di quanto non sia riuscito al giovane compagno di squadra.
Media da top ten
Il rendimento in gara, invece, vede l’inglese contare 32 punti nel mondiale Piloti, 30 per Ocon, con la differenza di un ritiro in più per Bearman: due contro uno. In numeri, la stagione del giovane pilota sotto l’ala della Ferrari Driver Academy ha registrato, finora, un piazzamento medio in gara in posizione 10,9, esclusi i due ritiri. Per Ocon, posizione media al traguardo: 12,4, escluso il singolo ritiro sofferto.
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