Caos al via della Sprint Race: Brown accusa e poi si scusa

Pubblicato il 22 ottobre 2025, 12:00
La Sprint Race di Austin ha acceso gli animi fin dal semaforo verde. Emozioni forti per il pubblico, ma un boccone amaro per la McLaren: i due piloti del team di Woking, Oscar Piastri e Lando Norris, si sono trovati coinvolti in un incidente alla prima curva che li ha messi immediatamente fuori dai giochi. Una partenza da incubo che ha cancellato ogni speranza di punti importanti in ottica campionato Piloti.
Quattro coinvolti, uno solo al traguardo
Nel caos iniziale sono rimasti invischiati ben quattro piloti: Piastri, Norris, Nico Hulkenberg e Fernando Alonso. Tra loro, solo il tedesco della Sauber è riuscito a proseguire, ma la sua gara è stata praticamente compromessa. I giri successivi - quasi tutti neutralizzati dalla Safety Car - gli hanno fatto perdere ogni vantaggio accumulato al via, relegandolo in tredicesima posizione, ben lontano dalla zona punti sprint (le prime otto posizioni).
Brown attacca Hulkenberg
A gara finita, la tensione non si è placata. Anzi, dal muretto McLaren è arrivata una stoccata pesante: Zak Brown ha indicato in Hulkenberg il responsabile del contatto che ha messo ko entrambe le vetture papaya. Il CEO del team ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport, subito dopo la sprint, che Hulknberg non aveva alcun interesse ad essere lì e che ha messo in mostra una guida da "dilettante". Parole forti, soprattutto se rivolte a un pilota con 245 Gran Premi e 15 anni di esperienza. Una reazione viscerale, dettata più dalla frustrazione che da un’analisi a freddo.
Le scuse arrivano subito dopo
Come riportato da Motorsport.com, Brown si è poi scusato due volte: prima direttamente con Hulkenberg, poi con il team principal Sauber, Jonathan Wheatley. "Zak mi ha mandato subito le sue scuse. Si è scusato personalmente con Nico. A volte è facile pensare che la colpa sia di qualcun altro e reagire con passione. Credo che lui abbia fatto lo stesso con Sky TV: la foga del momento e l’emozione. Ma conosco Zak da molto tempo. È un pilota. Siamo tutti piloti e abbiamo risolto la questione dopo", ha raccontato Wheatley.
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