Ferrari sprofonda nel buio più pesto

Un'altra prestazione deludente. Anche a Marina Bay le rosse scivolano nell'anonimato. La seconda parte del mondiale 2025 si trasforma in un lungo tormento
Ferrari sprofonda nel buio più pesto
© Getty Images

Alessandro GargantiniAlessandro Gargantini

10 ott 2025

Nella seconda parte della stagione, nella quale erano riposte le maggiori aspettative, la Casa di Maranello fatica non solo a conquistare il podio, ma anche a ritagliarsi un posto tra i primi cinque, sia in qualifica che nel giorno del gran premio. Ed ora che mancano sei gran premi al termine della stagione non è più tempo di filosofie, di spiegazioni, di giustificazioni, di trovare le parole per dire "il perché" ed "il percome" le cose non hanno funzionato.

Serve alzare le mani davanti una stagione fallimentare, che non concede più alibi, cercando di non precipitare e di non intaccare le energie che dovranno fare della prossima stagione quella del riscatto. Evidentemente, ci sono annate dove nulla funziona secondo le attese e, nonostante gli sforzi per migliorare la situazione, questa non cambia, se non in termini peggiorativi. Come quando ci si agita all'interno delle sabbie mobili e si sprofonda sempre di più. 

Illusioni e miracoli

Ora che non solo il secondo, ma anche il terzo posto tra i Costruttori sembra fortemente in pericolo, non resta che salvare il salvabile da qui a fine anno e non disperdere una goccia di energia nel lavoro di preparazione della prossima stagione, visto che dal proseguio di questa sembra proprio che ci sia proprio poco di positivo da attendersi. Chi si attendeva che a Monza si riaccendesse la luce, memore di quanto è accaduto in passato, è rimasto profondamente deluso. Ed anche a Baku, velocissimo tracciato cittadino che aveva regalato ripetute pole position e giri veloci, la situazione non è cambiata. Era illusorio, dunque, attendersi miracoli, che non ci sono stati, a Singapore.

Il sesto posto conquistato da Charles Leclerc nella Città del Leone è il massimo risultato al quale le SF-25 potessero ambire e l'ottava piazza di Lewis Hamilton, condizionata da problemi ai freni e da una penalizzazione di cinque secondi per ripetute infrazione dei track limits, è un risultato assolutamente coerente con il potnziale del quale attualmente dispongono i piloti.

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