Domenicali: "La scelta più difficile e allo stesso tempo più semplice? Lasciare la Ferrari"

Il CEO della Formula 1 si racconta: dalla decisione di lasciare Maranello al retroscena dai box del mondiale 2008 vinto da Felipe Massa per soli 23 secondi
Domenicali: "La scelta più difficile e allo stesso tempo più semplice? Lasciare la Ferrari"
© Getty Images

Ilaria ToscanoIlaria Toscano

Pubblicato il 9 ottobre 2025, 12:35

È sempre affascinante sentire parlare chi ha vissuto con i propri occhi la Formula 1 dall'interno dei box, chi ha conquistato titoli mondiali e ha vissuto altrettante sfide, ma vivendo appieno l'emozione della pista. In un recente episodio di The BSMT by Gianluca Gazzoli, il CEO della Formula 1, Stefano Domenicali, ha ripercorso alcuni dei momenti più significativi della sua carriera, a partire dalla decisione di lasciare Maranello nel 2014.

"Professionalmente parlado la scelta più difficile e, sembrerà strano, anche la più facile è stato quando mi sono dimesso dalla Ferrari nel 2014. Era il momento giusto di farlo per tanti motivi, perché poi qiando uno ha un certe responsabilità deve anche prendersele, anche se uno può trovare altri contesti che possono giustuficare scelte diverse, quindi è stato dififcile e facile allo stesso momento. Dopo 23 anni, finiti gli studi e l'università, per me la Ferrari ha rappresentato veramente 23 anni di vita dove ho fatto tutto, dove ho vinto, perso e sono cresciuto come uomo e quindi non è stato banale. Però la cosa che ho imparato è che non bisogna aver paura di affrontare il futuro, non bisogna vivere sempre con questo castello che ti circonda con la paura che di fronte ci sia il buio, io l'ho affrontato in una maniera molto più serena, devo dire che sono stato fortunato perché da lì è uscito un altro percorso."

Il CEO della Formula 1 ha spiegato come è arrivato il primo contatto con la Scuderia di Marnello:

"Ho inviato come tutti un curriculum nella realtà di riferimento rispetto alla città dove vivevo in una delle aziende in cui mi avebbe fatto piacere poter iniziare un percorso professionale, tra cui la Ferrari. Sono entrato in un ruolo totalmente diverso poi la Ferrari mi ha dato la possibilità di fare la conoscenza dei circuiti (perché ero diventato responsabile del Mugello) [...] ma non avrei mai immaginato di arrivare a fare quello che ho fatto. Chiunque deve pansare positivo, deve pensare che c'è un futuro, che tu abbia dei sogni o no, e quando la strada si apre bisogna buttarsi dentro, spingere, lavorare."

Domenicali non ha ricordato solo le vittorie negli anni d'oro del Cavallino Rampante con Schumacher, ma ha anche citato degli episodi più difficili, come il titolo perso con Alonso ad Abu Dhabi nel 2010, e quello del 2008 con Felipe Massa, campione per soli 23 secondi:

 "Sono stati momenti emozionalmente molto forti, non banali, ma ti aiutano a guardare la vita con un altro punto di vista e soprattutto professionalmente a sedimentarti, a farti crescere perché poi quando si vince è tutto bello ma quando si perde bisogna sempre reagire."

In particolare, dell'ormai iconico GP del Brasile che incoronò Hamilton campione, Domenicali ha raccontato:

"Tutti festeggiavano e io seguivo sullo schermo il GPS e vedevo avvicinarsi Hamilton a Glock, quando ho visto che Lewis lo aveva superato alla penultima curva ho visto che facevano vedere sull'altro schermo il team e ho dovuto dare la comunicazione via radio. In quel momento si sono tutti fermati ed è stato difficile . La reazione di Felipe è stata straoridaria [...] è riuscito a gestire la sua emozione negativa in maniera incredibile davvero."

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