Verstappen: "Sogno la 24 Ore del Nurburgring, Marko entusiasta: sa cosa vuol dire"

Max racconta l'esperienza vissuta sulla Nordschleife, dove ha ottenuto la licenza per poter gareggiare, adesso, con vetture di Classe GT3
Verstappen: "Sogno la 24 Ore del Nurburgring, Marko entusiasta: sa cosa vuol dire"
© Getty Images

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

19 set 2025

Due date da segnare in calendario, sebbene nulla sia stato confermato. Ventisette settembre, 17 maggio. La prima sarà la prossima occasione per correre al Nurburgring, un’altra 4 Ore ma, stavolta, con la licenza A nelle mani di Max Verstappen e la Classe GT3 ad attenderlo, con il team Emil Frey e la Ferrari 296 GT3. La seconda è un appuntamento che guarda al 2026, quando sarà week end di 24 Ore sulla Nordschleife. Ovvero, l’obiettivo finale del percorso iniziato da Max, senza scorciatorie per l'ottenimento della licenza, partendo dall’abc della teoria e passando alla gara al volante della Porsche Cayman GT4 CS depotenziata a 300 cavalli.

"Mi sono divertito, anche se la macchina era molto lenta ho comunque trascorso una giornata molto utile perché sono riuscito a guidare sul bagnato, poi sull'asciutto, a fare una partenza e a familiarizzare con tutte le regole delle bandiere, che sono leggermente diverse da quelle della F1”, ha raccontato l’olandese a Baku, suscitando l’ammirazione di molti colleghi per l’impegno e dedizione messi in una categoria lontanissima per prestazioni dalla massima serie.

La passione pura per le corse e il Nordschleife

"Mi piacciono le corse in generale, anche al di fuori della F1. Sapevo che se volevo ottenere la patente dovevo partecipare a quella gara e così abbiamo fatto. È stato organizzato tutto molto bene, sono stati tutti molto disponibili.

Ogni giro che fai lì è un'esperienza diversa, quindi per me è stato comunque molto utile, anche se la gente dice che la macchina è depotenziata e che deve essere molto noiosa. Ovviamente non è la più emozionante da guidare, ma io la vedo in modo diverso: cerchi di concentrarti su altre cose che potrebbero essere utili in futuro, quando andrai lì con un'auto adeguata. Mi sono divertito, è un ambiente piacevole, un po' diverso dalla F1”.

Il supporto di Marko

L’unicità di Verstappen spiegata dal diretto interessato. Ed è un toccasana per gli appassionati, come riesca ad aprire la messa a fuoco su altri mondi delle corse fuori dalla Formula 1. Provato l’apice, tutto il resto è un passo indietro per le prestazioni disponibili. Riuscire ad avere un reale interesse è il segnale di una passione pura.

“Il mio sogno è di correre un giorno la 24 Ore del Nurburgring e sapevo che avrei avuto bisogno della licenza: è stata l’occasione perfetta”, continua Verstappen, che ha svelato anche l’attenzione avuta da Marko sull’impegno nella 4 Ore.

“Helmut era entusiasta, ha visto con quanta passione l’abbia fatto ed essendo stato lui stesso un pilota delle gare di durata capisce bene cosa voglia dire”.

Marko che tra fine anni Sessanta e i Settanta corse in più occasioni sia la 6 Ore del Nurburgring che la 1.000 km, ottenendo in quest’ultima il terzo posto nel 1972 con l’Alfa Romeo T33 di Autodelta e in equipaggio con De Adamich. Bis del risultato nel 1971, su Porsche 908 e in equipaggio con van Leppen.

Adesso c’è Baku, un week end nel quale provare ad aggiungere un’altra vittoria dopo Monza. Poi, chissà: prima di volare verso Singapore il Nurburgring potrebbe chiamare di nuovo. Stavolta tra i grandi della Nordschleife.

 

 

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