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GP Olanda, Ferrari: podio difficile, sarà innanzitutto sfida a Russell

Dopo venerdì la Rossa aveva una montagna da scalare, per cui era difficile attendersi troppo: Leclerc ammette di aver perso la 2° fila, Hamilton evidenzia qualche progresso a livello di feeling. Per la gara Russell è il primo obiettivo
GP Olanda, Ferrari: podio difficile, sarà innanzitutto sfida a Russell
© Getty Images

Matteo NovembriniMatteo Novembrini

30 ago 2025 (Aggiornato alle 15:59)

Le "miglia di distanza" sono ancora molte. Magari non tantissime come aveva fatto temere "il peggior venerdì dell'anno", ma la frase di Leclerc, sparata in FP1, riecheggia dopo una qualifica nel GP d'Olanda deludente per la Ferrari. Rispettivamente 6° e 7° tempo per Leclerc ed Hamilton, con un ritardo di 0"678 per il monegasco e di 0"728 per l'inglese.

Eppure, poteva andare peggio

Ci avevano messo poco, in Ferrari, a capire che la SF-25 in Zandvoort non avesse una pista amica. Nei numeri ci sta la spiegazione del perché sia stato un sabato negativo: circa sette decimi su una pista in cui la pole è arrivata in 1'08"662, significa aver rimediato un distacco corposo. Il venerdì era stato speso probabilmente a lavorare anche su alcune verifiche e controprove rese necessarie dalla domenica di Budapest, su un tracciato che, con i suoi sali e scendi, è un altro banco prova molto indicativo per i problemi ormai cronici di questa Ferrari, quelli relativi a fondo, sospensione posteriore ed altezze da terra. Era stato un venerdì nel complesso davvero molto difficile, che aveva reso il risultato odierno affatto scontato. E' per questo che, nonostante difficoltà oggettive, a Maranello la qualifica di Zandvoort è andata in archivio con comunque qualche lato positivo. Se infatti non è stata una buona qualifica in assoluto, lo è stata relativamente ai timori (fondati) che c'erano dopo le libere 2.

La seconda fila era possibile

In primis, appunto, i miglioramenti rispetto a ieri, per posizioni e distacco. "Partivamo da troppo indietro", ha ammesso Vasseur, a conferma di come dopo le FP2 la Rossa si sia trovata con una montagna da scalare: più si è in difficoltà al venerdì, più è difficile risalire. Col senno di poi però, c'è anche spazio per il rammarico: perché Leclerc, parole sue, è stato tutt'altro che perfetto in Q3 e questo probabilmente è costato la seconda fila, dato che il 4° posto di Hadjar, alla fine, è rimasto distante "solo" 0"132. Partire quarto anziché sesto avrebbe messo Charles in una posizione migliore per attaccare un podio comunque difficile: anche l'anno scorso il monegasco scattò 6° e chiuse 3°, ma sembrano esserci, come ha detto lo stesso Charles, condizioni diverse rispetto all'anno scorso, quando la SF-24 aveva mostrato un gran passo gara.

Hammer prova a ricostruire la fiducia

Anche se parlare di lati positivi è difficile, Lewis Hamilton riesce a vederne. "Dopo alcune riflessioni ho deciso di cambiare il mio approccio e la mia preparazione", ha spiegato l'inglese, aggiungendo che "come team non abbiamo cambiato nulla, abbiamo cambiato sul mio lato per avvicinarci alle prestazioni di Charles". Indirettamente, Hammer ha ammesso che il confronto con Charles ultimamente lo aveva fatto soffrire: nonostante il numero 16 sia ancora davanti nonostante un Q3 negativo, per l'inglese essere a soli 5 centesimi dal compagno di squadra in qualifica è indubbiamente indizio di miglioramento. Ci vuole adesso una gara solida per far ritrovare a Lewis quella fiducia smarrita negli appuntamenti prima della pausa estiva.

Il podio sarà difficile

In gara, la Rossa va per recuperare, sfruttando un passo gara che in FP2 era parso migliore rispetto ai riferimenti sul giro secco. La speranza è ritrovarsi nella condizione di poter sfruttare questo ritmo: la sfida sarà con Russell, nell'augurio che Hadjar, davanti a loro, non diventi "arbitro", rallentando chi eventualmente si ritroverà dietro di lui dopo la prima curva. La strategia è ancora da definire, ma sarà importante anche avere una monoposto composta in grado di non forzare troppo sulle gomme, soprattutto se il Cavallino punterà sulla singola sosta: l'instabilità aerodinamica sembra migliorata rispetto a ieri, ma sarà importante non avere scompensi alla guida per non complicare il comportamento delle gomme e non farle uscire dalla "finestra". Il podio sembra un traguardo difficile, intanto sarà sfida a Russell: anche da Zandvoort passano i punti per la seconda piazza nel Costruttori.

La griglia di partenza

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