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6 ago 2025 (Aggiornato alle 12:02)
Il Gran Premio d’Ungheria ha chiuso simbolicamente una fase intensa del mercato piloti 2026, almeno sul fronte Red Bull-Mercedes. Max Verstappen ha definitivamente spento ogni voce su un suo possibile addio, confermando che resterà in Red Bull anche nella nuova era tecnica. Dall’altra parte, George Russell ha risposto alle indiscrezioni che lo vedevano sotto pressione, dichiarando con fermezza di non aver mai temuto per il proprio sedile. Un’affermazione supportata dai numeri: il ventisettenne inglese è il pilota con più podi nel 2025, escludendo la coppia McLaren e sta vivendo una delle sue stagioni più solide in Formula 1.
Durante il weekend a Budapest, Russell ha aggiunto altri elementi alla narrazione del suo futuro contrattuale. Parlando ai microfoni di Sky Sport F1, ha spiegato chiaramente che un eventuale rinnovo non arriverà prima della fine della pausa estiva: “Non ho nulla di cui preoccuparmi e non succederà nulla durante l'estate perché, onestamente, voglio solo riposarmi, ricaricarmi e tornare più forte per la seconda metà dell'anno.” Parole che suonano come una presa di posizione. Russell oggi si sente in controllo e forse intende sfruttare la propria forza per trattare con più peso.
A rendere il quadro ancora più interessante ci ha pensato Nico Rosberg. Intervistato nei giorni precedenti il GP, il campione del mondo 2016 – che con Mercedes ha vinto e poi detto addio – ha condiviso un dettaglio molto significativo sullo stile di gestione di Toto Wolff. “È terribile negoziare con Toto, perché la sua tattica è semplicemente sparire dalla vista. Se provi a contattarlo, come sta facendo George ora, Toto scompare completamente.” Un gioco psicologico che mette alla prova la pazienza dei piloti.
Forse è proprio Russell, stavolta, ad aver preso il controllo della situazione. Nessuna mossa affrettata, nessuna corsa contro il tempo. La sua calma potrebbe essere strategica. “Ora non c'è più alcuna pressione temporale in nessun caso. Quindi accadrà quando accadrà”, ha detto il pilota Mercedes, aggiungendo: “Ho aspettato 12 mesi. Non ho intenzione di affrettare i tempi in due settimane. Quindi ci incontreremo quando sarà il momento giusto”.
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