Autosprint

GP più brevi, Alonso contrario: "È un problema della società e dei ragazzi"

È fisiologico in molti sport, nella F1 come nel calcio, avere cali di interesse durante l'evento: Alonso ne ha parlato a Monza
GP più brevi, Alonso contrario: "È un problema della società e dei ragazzi"
© Getty Images

A rincorrere un tema e "problema" più ampio che non relativo alla Formula 1, paradossalmente si dovrebbe finire col correre Gran Premi da un quarto d’ora e possibilmente ultra-concentrati di azione per avere tutta la soglia di attenzione del pubblico. Soprattutto, delle fasce più giovani.

Chiaro, è una provocazione. Un estremo del concetto di Gran Premi considerati oggi, forse, troppo lunghi per catalizzare tutta l’attenzione del nuovo pubblico che in massa si è riversato negli ultimi anni sulla Formula 1. Gli highlights vanno forte sui social, in 8 minuti riassumono il meglio di una gara mediamente da 90 minuti, estraendo gli episodi principali. Spesso, però, manca il contesto, il "come" sia nato l'episodio. Una sintesi buona per un pubblico estremamente generalista o, al più, una soluzione d’emergenza per gli appassionati più esigenti, qualora si fossero persi (evento raro) la gara in diretta.

Alonso dice no: nessuno pensa ad accorciare le partite

A Monza i piloti hanno commentato quello che Stefano Domenicali, in un incontro con la stampa italiana, ha indicato come un possibile dettaglio sul quale intervenire in futuro. Rivedere il format del Gran Premi, con sempre più gare Sprint e, magari, pensare ad accorciare la distanza di gara.

“Quando accadrà io sarò davanti alla televisione, quindi non saprei. Non penso si tratti di un problema dello sport, pertanto non serve cambiare. Stefano sa, però, meglio di chiunque e se pensa sia ciò che serve, siamo in buone mani su queste decisioni”, ha commentato Fernando Alonso.

Se le metriche disponibili oggi con i canali social sul target di pubblico, la durata dell’attenzione sulle varie fasi di gara, fossero state presenti anche solo 20 anni fa, probabilmente ne sarebbe venuto fuori un quadro ancora più critico, proponendo una certa Formula 1 al nuovo pubblico che fruisce oggi dello sport.

Alonso, con un parallelo tra corse e pallone, ha aggiunto: “Le partite di calcio sono un po’ lunghe e quando le seguo in televisione non guardo tutti i 90 minuti con la stessa attenzione.

Vado in cucina, poi torno, voglio dire che ci sono sempre dei momenti di distrazione. Però, nessuno parla di partite da 60 minuti o cose del genere. È un problema della società e dei ragazzi, non dello sport. Per questo non serve probabilmente cambiare”.

Contestabile anche l’idea che gare accorciate possano concentrare l’azione nel minor tempo e giri disponibili. Le gare Sprint hanno dimostrato plasticamente che così non è, anzi, si elimina il tempo necessario a costruire strategie, tattiche, sviluppare episodi.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Hamilton: "Contento dei progressi, senza penalità avrei potuto fare di più"

Il 7 volte iridato inglese si dice soddisfatto dei progressi e ringrazia i Tifosi di Monza, mentre pensa già al 2026

Leclerc: "Primi giri? Come un rally... Ecco dove proveremo a vincere"

Charles ammette le difficoltà ma non demorde e individua tre piste dove cercherà di portare a casa il primo successo della stagione
Autosprint
Autosprint
Autosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi