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A Monza un trofeo speciale: la "Chimera" che celebra l'incontro tra natura e velocità

Al GP d’Italia Pirelli festeggia i 500 GP in Formula 1: cappellino azzurro, foto di gruppo e trofeo “Chimera” firmato da Vascellari
A Monza un trofeo speciale: la "Chimera" che celebra l'incontro tra natura e velocità
© Pirelli

Debora FigoliDebora Figoli

2 set 2025

Il Gran Premio d’Italia del weekend 5-7 settembre sarà un appuntamento speciale: Pirelli festeggerà il taglio del traguardo dei 500 Gran Premi in Formula 1. Una cifra simbolica che testimonia il lungo legame tra la casa milanese e la massima serie. Per l’occasione, Pirelli ha deciso di celebrare in grande stile, con iniziative che coinvolgeranno pubblico, piloti e istituzioni del paddock.

Il cappellino celebrativo

Il primo simbolo della festa è il cappellino. Già a inizio stagione Pirelli aveva annunciato che per 14 dei 24 appuntamenti del Mondiale 2025 ci sarebbero state versioni speciali dei cappellini, ognuno ispirato al Paese ospitante attraverso colori e grafiche dedicate. Monza non fa eccezione: il design scelto è un azzurro cielo, richiamo al cielo italiano, arricchito dalla grafica tricolore dei 500 GP. Una curiosa coincidenza vuole che Ferrari, per il GP di casa, abbia appena lanciato una collezione azzurra che omaggia le tute dei meccanici degli anni ’70. Un incastro quasi perfetto.

La visione artistica del podio

Non sarà solo il cappellino a distinguere il podio di Monza 2025, ma anche il trofeo. L’opera si chiama “Chimera” ed è firmata dall’artista Nico Vascellari in collaborazione con Pirelli HangarBicocca. Si tratta della quinta edizione del progetto che affida a un artista italiano la creazione del trofeo per il GP d’Italia. La Chimera è una reinterpretazione della mitologia legata al tema della velocità: nasce dall’incontro di tre animali simbolo di rapidità estrema nei diversi elementi - il falco pellegrino per l’aria, il pesce vela per l’acqua e il ghepardo per la terra.

Il riferimento al mondo animale in questo trofeo nasce dalla naturale fascinazione che l’essere umano prova verso di esso, è una proiezione istintiva per colmare o ampliare i propri limiti: la velocità, il volo, la resistenza” racconta Vascellari. “Gli animali sono una fonte inesauribile di ispirazione. Quando ho progettato il trofeo, ho pensato al momento in cui viene sollevato al cielo, sopra la testa del pilota: un gesto simbolico per elevare il mondo animale e la natura sopra di noi, nel tentativo di ristabilire un equilibrio. È anche una celebrazione della forza della natura come fonte di ispirazione”.

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