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6 set 2025
Le prove libere del GP d'Italia vanno in archivio con Norris a precedere di un niente Leclerc, con Piastri e Verstappen a completare una top 4 interessantissima al termine delle FP3.
Norris ha fermato il cronometro sull'1'19"331, svettando di appena 21 millesimi su Charles Leclerc: il monegasco della Ferrari ha stampato il miglior crono personale al secondo tentativo, sfruttando però, va detto, una gran bella scia nel primo settore, che gli è valsa il miglior tempo in quel segmento di pista. Piastri si è fermato a 0"165, con soli 2 millesimi di margine su Verstappen, 4°. Russell (+0"184) ha chiuso 5°, solo 7° invece Hamilton, attardato di 0"267 dalla vetta. L'ultimo, Ocon, ha pagato 0"973: inutile dire che sarà una qualifica tiratissima.
A Monza negli ultimi anni la pole position è sempre stata questione di centesimi, e allora gran lavoro di affinamento proseguito anche in FP3. In casa McLaren, differenza di approccio: Norris ha girato con un'ala anteriore leggermente più carica rispetto a quella montata sulla macchina di Piastri, evidentemente perché Lando aveva esigenze diverse rispetto ad Oscar; tale scelta vuol dire che l'inglese cerca più aderenza e più precisione all'avantreno rispetto all'australiano.
A metà turno, cambiamenti anche in Red Bull: bene in percorrenza ma non al top sul dritto, sulla RB21 di Max il team ha alzato leggermente la vettura ed ha "fresato" il profilo superiore dell'alettone posteriore. Difficile dire se la mossa sia figlia più di una volontà di guadagnare sul dritto oppure per limitare ancora il cronico sottosterzo della Red Bull nelle curve lente. Altri dettagli in casa Red Bull: fondo evoluto per Verstappen, non per Tsunoda. E differenze ancora di set-up: l'ala posteriore è stata lavorata solo sulla macchina di Max, non su quella di Yuki. Il tentativo effettuato con l'ala lavorata non è sembrato dare troppi vantaggi complessivi: il guadagno è arrivato sul dritto a discapito di un settore centrale più complicato, per cui non è da escludere che in Red Bull possano fare un passo indietro verso le qualifiche.
In casa Ferrari non si sono visti cambi di approccio enormi, con la vettura che è parsa ancora leggermente nervosa quando i piloti sono andati a simulare la qualifica sul finire del turno.
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