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GP Ungheria, FP2: ancora due McLaren davanti, Leclerc è 3°. Quanta fatica per Red Bull

La top 3 delle FP2 riprende la top 3 delle FP1: Norris detta il ritmo, poi Piastri e Leclerc. McLaren super, Verstappen in difficoltà
GP Ungheria, FP2: ancora due McLaren davanti, Leclerc è 3°. Quanta fatica per Red Bull
© Getty Images

Se non è stato il venerdì perfetto, poco ci manca. McLaren sugli scudi nelle prove libere 2 del Gran Premio d'Ungheria, al termine delle quali si sono presi, proprio come nelle FP1, le prime due posizioni nella lista dei tempi. La top 3 rispecchia, curiosamente, la stessa top 3 delle libere 1: Norris, Piastri e Leclerc.

McLaren vola

Il miglior tempo se l'è preso un Lando Norris che nella prima giornata in pista a Budapest è parso in condizioni migliori rispetto al compagno di squadra Oscar Piastri. Come nelle libere 1, anche nelle libere 2 è stato l'inglese il più veloce, con un tempo di 1'15"624, 0"291 più rapido dell'australiano. Il terzo tempo lo ha portato a casa Leclerc (+0"399), peraltro artigliato con gomma morbida non nuova, mentre hanno portato a casa prestazioni interessanti le due Aston Martin, con Stroll 5° a 0"495 ed Alonso a 0"609. Hamilton, 7°, ha pagato 705 millesimi dal vertice, segno che non è ancora al massimo del feeling con la vettura sul giro secco. Sul giro secco giornata complicatissima per Verstappen, 14° ad addirittura 1"167.

Passi gara: McLaren davanti, Ferrari prima inseguitrice

Come nella simulazione di qualifica, anche nei long run con carichi di benzina la Ferrari si è presentata come la prima inseguitrice per la McLaren. Norris e Piastri hanno strappato tempi molto competitivi, con la Ferrari che comunque non è parsa malvagia, anche se le sensazioni sono state migliori per Leclerc (che come gli altri ha effettuato la simulazione di gara con gomma media) che per Hamilton (su soft): i tempi di Lewis non sono stati del tutto negativi, ma l'inglese non era troppo soddisfatto del bilanciamento. Un caso a parte Verstappen: tanto lavoro nel box Red Bull per trovare la quadra sulla RB21 (ne parliamo a parte), con Max che non si è mai veramente acceso nel venerdì ungherese, sebbene abbia dato l'impressione quantomeno di saper gestire adeguatamente le coperture. Tutti, ripetiamo, hanno girato con tanta benzina su gomma media: unico su morbida, Hamilton.

Ferrari, gli assetti convergono

Dopo le prove comparative delle FP1, i piloti Ferrari sono andati verso la stessa configurazione aerodinamica per le libere 2. Nel primo turno del venerdì Hamilton aveva girato con l'ala posteriore a massimo carico, quella utilizzata a Monaco, mentre Leclerc era sceso in pista con l'ala posteriore di un grado di carico inferiore. Considerando anche le difficoltà avute da Lewis, che si è lamentato del sottosterzo nelle FP1, la squadra ha deciso di optare per l'ala utilizzata nel turno precedente da Leclerc: ora sia Lewis che Charles hanno la stessa versione di ala, quella da medio-alto carico e non da massimo carico aerodinamico.

Red Bull, tanto lavoro da fare

Giornata non facile per la Red Bull, alle prese con una RB21 che ha fatto fatica sul circuito dell'Hungaroring. A circa metà sessione i meccanici sono intervenuti sull'assetto della vettura di Verstappen, cambiando anche i valori di camber. Max non era contento né dell'anteriore né del posteriore, e lo stesso è capitato con Tsunoda, per nulla soddisfatto del bilanciamento della vettura. I lavori sono proseguiti nella parte conclusiva del turno, dopo una simulazione di qualifica difficilissima per entrambi ma soprattutto per l'olandese. Anche la simulazione di gara non è stata troppo incoraggiante, tra tempi in ritardo dalla McLaren ed un bilanciamento che non soddisfaceva Max.

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