Tsunoda, weekend nero in Brasile: "Niente ha funzionato"

Pubblicato il 12 novembre 2025, 09:45
Un’altra spunta negativa nel curriculum di Yuki Tsunoda a Milton Keynes. Il weekend del Gran Premio del Brasile si è rivelato forse il più deludente della sua stagione 2025. Il giapponese sperava di arrivare a Interlagos con il sì di Red Bull per il 2026, ma la decisione è stata rimandata. Ora deve convincere con i risultati nelle ultime gare.
Il Brasile non gli ha dato una mano: solo una P17 in gara e appena 28 punti raccolti in 7 GP su 21. Troppo poco per chi vuole restare nella famiglia Red Bull. Intanto, la squadra di Milton Keynes occupa il terzo posto nella classifica Costruttori con 366 punti complessivi, ma il contributo di Tsunoda resta sotto la soglia delle aspettative.
“Niente ha funzionato” ammette Yuki Tsunoda
“È un vero peccato”, ha dichiarato Tsunoda dopo il Gran Premio del Brasile. “Letteralmente, niente ha funzionato questo fine settimana. Quando qualcosa funziona, allo stesso tempo c'è anche qualcosa che non ha funzionato”. Parole che raccontano il disorientamento di un pilota che non trova più la chiave del proprio rendimento. E il bilancio non migliora con la sincerità della sua analisi: “Uno dei peggiori weekend. Non so perché. Abbiamo solo avuto problemi di aderenza in generale e questo è tutto”. Il giapponese si ritrova così a combattere non solo con il cronometro, ma con la sensazione di essere scivolato in un vortice tecnico e mentale difficile da invertire.
Red Bull 2026: le ombre sul futuro di Tsunoda
Il destino di Yuki Tsunoda in Formula 1 si decide in queste ultime tre gare. La gestione piloti Red Bull non ha mai guardato in faccia nessuno: se qualcosa non funziona, il cambio di rotta è immediato. È una politica che Tsunoda conosce bene, visto che a inizio stagione sembrava uno dei nomi più solidi per il futuro, sostenuto anche da Honda.
Ora, però, le certezze vacillano. Servirebbe un colpo di reni tra Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi per ribaltare le sensazioni negative e dimostrare di meritare ancora la fiducia del team. Ma il tempo corre e i segnali da Milton Keynes non incoraggiano. Il rischio è che, mentre Red Bull guarda altrove, anche Tsunoda inizi a farlo.
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