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Mercedes: Austin sulla carta difficile ma non molliamo

9 ott 2025
A interpretare le parole di Andy Shovlin, responsabile dell’ingegneria in pista di Mercedes, potrebbe essere il Messico, più di Austin, il prossimo tracciato dalle caratteristiche favorevoli alla W16. Mercedes è reduce da una prestazione sorprendente a Singapore, per come ha gestito le gomme in gara e per la prestazione pura messa in pista.
"Abbiamo lavorato molto sulla cura delle gomme posteriori, in particolare sui circuiti dove sono sottoposti a sollecitazioni molto intense. L'aria è molto calda a Singapore ed è una pista esigente in trazione. Guardando allo scorso anno, avevamo fatto molta faticata in gara. È bello vedere i benefici di parte del lavoro che è stato fatto qui in fabbrica nel corso dello sviluppo di questa macchina e speriamo di vedere una tendenza di crescita per cui, che sia quando splende il sole e fa molto caldo o su questi circuiti dove c'è molta trazione, inizieremo a essere competitivi”.
Il ruolo dell'ala anteriore e il lavoro sui cestelli
Mercedes, con la vittoria di Russell e il piazzamento di Antonelli, è tornata in partita nel campionato Costruttori, dove ha 27 punti di vantaggio sulla Ferrari, a 6 gare dal termine. Molto può cambiare, soprattutto le oscillazioni di prestazione di circuito in circuito.
Approfondendo gli aspetti centrali che hanno permesso l’exploit di Singapore, Shovlin ha segnalato come “gli interventi sull’ala anteriore ci hanno aiutato a trovare il giusto bilanciamento, perché adesso i piloti non sono costretti a usare l’acceleratore per far ruotare la macchina in uscita di curva. Adesso gira molto meglio e questo è senza dubbio un aiuto.
Inoltre, ha aiutato il lavoro nell’isolare le gomme dal calore, lavorando sui cestelli dei freni e provando a portare del raffreddamento”.
Forti su piste con curve lente
La prossima gara, il GP degli USA a Austin, avrà caratteristiche diversissime per la presenza di una sequenza di curvoni veloci e rapidi cambi di direzione, che potrebbe mettere in difficoltà le W16. “Proviamo a gestire le aspettative. Se guardiamo ai circuiti su cui siamo stati competitivi, e in particolare alle gare che abbiamo vinto quest'anno - Montreal, Singapore -, si tratta di piste con curve relativamente lente, e non c'è dubbio che questa vettura funzioni bene nelle curve lente, dove sembriamo avere un ottimo grip. I piloti hanno molta fiducia nelle grandi zone di frenata.
Finora ci è mancata prestazione sui circuiti con curve veloci, questo è forse un aspetto sul quale abbiamo faticato un po'. Ci stiamo ancora lavorando, cercando di trovare ogni piccolo dettaglio nell'assetto, ma è sicuramente qualcosa che arriverà. Se si guarda a una pista come Austin, ha un primo settore molto, molto veloce, quindi dovremo assicurarci di essere competitivi in quella zona. Ci aspettano circuiti molto diversi, dovremo lavorare molto per adattare la vettura, ma non abbiamo alcuna intenzione di mollare la lotta”.
Sarà a Città del Messico dove la gestione delle gomme posteriori in gara e l’accento prevalente sulle curve lente - eccezion fatta per un paio di esse nel tratto centrale - tornerà attuale e, probabilmente, favorevole a Mercedes.
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