Webber sul futuro di Piastri: "Per ora deve restare in McLaren"

Pubblicato il 9 ottobre 2025, 10:54
Oscar Piastri è arrivato in Formula 1 nel 2023, prendendo il posto di Daniel Ricciardo in McLaren e voltando le spalle all’Alpine, il team che lo aveva sostenuto nelle categorie propedeutiche. Fin dal primo Gran Premio in F1 ha fatto parlare bene di sé, anche se nella prima parte di stagione la McLaren non poteva contare su una monoposto realmente competitiva. La svolta è arrivata a stagione in corso, quando a Woking hanno trovato la direzione giusta di sviluppo. Da quel momento, Piastri ha potuto dimostrare il suo reale potenziale.
Il talento che si è imposto in due anni
Nel 2024, con una vettura finalmente all’altezza, l’australiano ha potuto concretizzare il suo talento e ha contribuito in modo decisivo al titolo Costruttori del team papaya. Secondo anno in Formula 1 e già campione del mondo con la squadra: un traguardo impressionante per un pilota ancora poco più che esordiente. La stoffa del campione Piastri l’ha mostrata appena ha avuto tra le mani una monoposto in grado di permettergli di farlo e, insieme alle vittorie, sono arrivati anche i primi veri attriti interni con il compagno di squadra.
Le “papaya rules” e la tensione con Norris
Le famose “papaya rules” - le regole interne che McLaren impone ai suoi piloti quando si trovano ruota a ruota - raccontano molto della tensione crescente tra i due. Per il team, Norris e Piastri restano due professionisti leali e rispettosi, ma il limite si avvicina sempre più. L’episodio di Singapore ne è stato il simbolo: Norris perde la monoposto, contatto con Piastri, e l’australiano reagisce in modo inusuale per lui, solitamente glaciale e distaccato. Si arriverà ai ferri corti? Forse sì, perché solo uno dei due potrà puntare davvero al titolo - e al momento è Piastri a guidare la classifica.
Il futuro: un 2027 da scrivere
Prima però che scoppiasse il caso di Singapore, alla vigilia del weekend Mark Webber, manager di Piastri, ha lasciato intendere che il futuro del suo assistito potrebbe riservare sorprese. McLaren ha blindato i suoi piloti fino al 2026 per Piastri e fino al 2027 per Norris. Questo significa che, dal 2027, l’australiano potrebbe trovarsi libero. E magari, sta già guardandosi intorno. “Per ora deve restare in McLaren - ha detto Webber a RMC Motori - deve completare il percorso di crescita e anche se la Ferrari resta un punto di arrivo, deve ottenere il risultato finale. Nel frattempo sarebbe meglio se migliorasse il suo italiano…”. Webber chiude il suo commento con leggerezza, ma dietro quella battuta potrebbe esserci già un indizio sul prossimo capitolo della carriera di Oscar Piastri.
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