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Carlos Sainz, l’unicorno “Sparkles” diventa simbolo di un gesto di cuore

7 ott 2025
Un piccolo gesto di una fan si è trasformato in una storia virale e in un’iniziativa benefica dal volto umano. Carlos Sainz, pilota della Williams, ha deciso di rendere omaggio alla giovane Thea, una bambina che lo aveva contattato per chiedergli se avrebbe portato un adesivo di un unicorno sul casco, mantenendo la promessa e trasformando quel disegno in un simbolo riconosciuto in tutto il paddock: “Sparkles”.
Tutto è nato da un video pubblicato sui social del team Williams, in cui Sainz e il compagno di squadra Alex Albon rispondevano alle domande dei tifosi. Tra queste, spiccava quella di Thea, che chiedeva se il suo unicorno dovesse chiamarsi Sparkles o Sprinkles e se il pilota spagnolo fosse disposto a portare un piccolo adesivo sul casco per il resto della stagione.
Sainz ha accettato senza esitazioni e ha mantenuto la parola: al Gran Premio dell’Azerbaigian, sul circuito cittadino di Baku, il casco del madrileno mostrava un piccolo unicorno rosa sul retro.
Quel dettaglio è diventato presto un simbolo di positività e leggerezza in un mondo altamente competitivo come la Formula 1. E quando Sainz è salito per la prima volta sul podio con la Williams proprio a Baku, il “potere di Sparkles” ha fatto il giro dei social.
Il team ha deciso allora di trasformare quell’icona in qualcosa di più concreto, lanciando la collezione “Williams Sparkles”, una linea di T-shirt dedicata all’unicorno che ha conquistato il paddock.

La risposta dei tifosi è stata immediata: molti capi sono andati esauriti in poche ore, e Williams ha annunciato che una parte dei proventi della collezione sarà devoluta a Thea e alla sua famiglia.
Un gesto semplice ma significativo, nato per riconoscere la spontaneità e la dolcezza di una giovane fan che, con una domanda ingenua, ha portato un po’ di magia nel mondo della Formula 1.
Non solo i fan
Sainz, dal canto suo, ha confermato che Sparkles resterà sul suo casco fino a fine stagione, come portafortuna e simbolo di gratitudine.
Recentemente, anche la fidanzata dello spagnolo, Rebecca Donaldson, ha deciso di portare con sé il famoso unicorno, applicando un pupazzetto alla sua borsa.

Dietro l’ironia del nome e la leggerezza del simbolo, c’è quindi un messaggio più profondo: anche nel circus della Formula 1, dove la tecnologia e la competitività dominano la scena, c’è ancora spazio per i gesti umani, sinceri e pieni di cuore.
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