Ferrari, a Baku tramontano l’estate e le speranze: vittoria lontana e classifica complicata

Weekend indubbiamente rovinato al sabato, ma la SF-25, ancora una volta, ha deluso: le opportunità passano e ora anche la classifica si è complicata
Ferrari, a Baku tramontano l’estate e le speranze: vittoria lontana e classifica complicata
© Getty Images

Il 21 settembre, oltre che San Matteo, è stato pure l’ultima giornata estiva della stagione 2025. Con il weekend, si è materializzato il passaggio dall’estate all’autunno, e pare qualcosa che va oltre l’aspetto simbolico della stagione della spensieratezza, del sole, del mare e dei sogni: con Baku, passa probabilmente anche la miglior opportunità che la Ferrari aveva di vincere una gara quest’anno.

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Siamo alle solite

È vero, lo abbiamo detto dopo Budapest, dopo Monza e ribadiamo il concetto dopo Baku. Sulla carta, resta solo un grosso azzardo a Las Vegas per provare a sbancare, quest’anno, almeno in una gara. Teoricamente, pure Singapore a volte segue logiche tutte sue: ci sono state edizioni in cui anche i grandissimi sono crollati, come la Mercedes del 2015 o la Red Bull del 2023. Però, di illudersi non ha più voglia nessuno: i piloti, i tifosi e pure il team principal Fred Vasseur, che pure continua nel suo mantra del “potenziale che c’era, ma non abbiamo messo tutto insieme”.

Forse è vero che, rispetto ad altre volte, il passo reale non era quello che si è visto in gara, ed in questo pure Leclerc ha sottolineato come la qualifica abbia scombinato tutto, eppure siamo alle solite: troppi “se”, troppe giustificazioni, troppo cose che sarebbero dovute andare diversamente per vedere la Ferrari protagonista. E spostare l’attenzione sulla mancata restituzione di Hamilton dell’ottava posizione a Leclerc, è esercizio utile solo per distogliere lo sguardo da ciò che conta davvero: Lewis ha reagito tardivamente, ha calcolato male tempi e distanze ed ha chiesto scusa. Caso chiuso sul nascere. C’è stato un filo di malizia? Forse sì, chissà. Ma ciò che conta, è che in ballo ci fosse un 8° e 9° posto. Ovvero, poco meglio delle posizioni di partenza. 

È vero, a Baku i sorpassi sono un pelo più complicati di quanto si pensi, perché con le ali scariche l’effetto scia e del DRS è meno estremo che altrove e poi è difficile uscire vicino ad una macchina da curva 16. Però, neanche far passare Baku come una pista complicatissima per i sorpassi: serve la giusta via di mezzo, quello che la Ferrari non ha trovato. Sulla SF-25 si era puntato, ancora, su assetti molto scarichi: qui sono nati i veri problemi al sabato, quando sulla Rossa i piloti non riuscivano a mettere in temperatura la gomma nelle fasi più critiche del sabato.

È vero che anche la domenica in salita è stata una conseguenza di quel sabato, con una macchina che, proprio perché scarica, faceva più fatica ad uscire attaccata da chi era davanti in curva 16. Alla fine, il solito bilancio negativo è che questa è una Rossa totalmente incompleta: galleggia tra 2° e 4° forza, ma non ha mai veri picchi prestazionali e questo è ciò che ha reso praticamente impossibile vincere una gara quest’anno. 

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Costruttori: tutto in discussione

È una Ferrari, questa, che si è fatta pure passare in classifica dalla Mercedes. E considerando le difficoltà avute da Antonelli in questa stagione, fa piuttosto male ritrovarsi dietro. E preoccupa pure, per quanto può contare, avere appena 14 punti di margine sulla Red Bull: Verstappen ha corso molto spesso da solo, eppure il team anglo-austriaco è lì. Magari la Rossa arriverà comunque seconda, chi lo sa: solo che mancano ancora sette gare ed un successo di tappa appare sempre più lontano, e questo forse fa ancora più male delle classifiche. 

In questa stagione abbiamo visto Hulkenberg, Hadjar e Sainz finire sul podio prima di Hamilton, abbiamo visto McLaren, Red Bull e Mercedes vincere una gara e la Ferrari no. Con la domenica di Baku, tramonta l’estate e forse anche quella speranza di vincere un GP per meriti propri, rimettendo tutto nelle mani del caso: serve ora, a meno di un capolavoro a Singapore o Las Vegas (difficile), quella gara pazza che offra alla Rossa la sua opportunità. Tiritera che va avanti da un po’ e per questo inutile. Questa estate è stata tutt’altro che da bollino rosso, e di certo il rosso non è mai stato protagonista. Chissà se lo sarà in autunno, ma pare francamente difficile anche solo immaginarlo.

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