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GP Azerbaijan, anteprima Pirelli: a Baku ecco la C6, per l'ultima volta nel 2025

L'ultimo terzo della F1 2025 comincia da Baku, dove la Pirelli porta per la quarta e ultima volta in stagione la C6: che impatto avrà sulle strategie? Intanto, un fattore da tenere sotto controllo sarà il surriscaldamento dei pneumatici
GP Azerbaijan, anteprima Pirelli: a Baku ecco la C6, per l'ultima volta nel 2025
© Getty Images

Comincia l'ultimo terzo di mondiale, e scatterà da Baku, sede del Gran Premio d'Azerbaijan. Nella Città dei Venti, come viene denominata, va in scena la prima delle otto tappe (tutte fuori dall'Europa) che decideranno il campionato 2025.

Torna la C6

Circuito cittadino molto veloce, il tracciato azero è perfetto per la Pirelli per mettere alla prova il suo prodotto più recente, la C6, che sarà accompagnata in pista dalla C5 e dalla C4. Dopo Monte Carlo, Imola e Montréal, la C6 sarà in pista per la quarta e ultima volta in stagione: un modo per cercare di vivacizzare una gara dove i livelli di usura e aderenza sono molto bassi, e per questo altrimenti indirizzata su una strategia ad una sola sosta.

Nonostante sia un circuito cittadino, a Baku si raggiungono velocità elevatissime che impongono violente frenate (come quella di curva 1 o curva 3), le quali a loro volta espongono le gomme anteriori a sopportare tanto carico verticale. Il lavoro delle squadre sul set-up sarà incentrato nella ricerca delle velocità di punta ma anche sulla migliore stabilità possibile tra accelerazione e frenata, con ruolo importante svolto dalla meccanica delle vetture.

Surriscaldamento, un fattore da gestire

Un tema molto importante sul fronte delle gomme è relativo alla gestione del surriscaldamento, che può essere una chiave nella trasferta azera. Ecco come lo presenta la Pirelli nel suo comunicato relativo al GP Azerbaijan: "I pneumatici a Baku subiscono continui cicli di riscaldamento e raffreddamento superficiale, con variazioni molto ampie della temperatura lungo il giro, dovute alle caratteristiche dei settori della pista. Nel tratto tortuoso nella città vecchia le gomme sono particolarmente sollecitate, aumentando la temperatura superficiale della gomma per poi calare drasticamente, soprattutto sul tratto che va dall’uscita della curva 16 alla staccata della prima curva, che viene percorso per lunghi tratti praticamente con l’acceleratore a fondo corsa visto che le curve successive sono in realtà delle pieghe. Se l’asse anteriore raggiunge una temperatura di circa 90 °C, in fondo al rettilineo può calare anche di 40 °C, richiedendo molta attenzione nella staccata, sia in qualifica che in un eventuale duello in gara o, ancora di più, in una ripartenza dopo la safety-car.

Un altro fattore caratteristico di Baku è l’ombra che i palazzi che circondano buona parte del circuito proiettano sull’asfalto, nonché il vento, che può raffreddare sensibilmente la temperatura dell’aria".

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