GP Olanda, le pagelle: Piastri impeccabile, Hadjar da sogno, disastro Ferrari

Alexander Albon: 8

Le cose sono due: o avevamo sopravvalutato Sainz oppure, probabilmente, avevamo sottovalutato lui. Grande rimonta dalla 15° posizione, costruita in due momenti principali: il via (da 15° a 10°) e la ripartenza dopo la prima safety car (da 10° a 7°). Il resto, è tutto passo e fosforo: non sbaglia nulla, è veloce e le disavventure di Norris (auto ko) e Antonelli (penalità) lo proiettano addirittura in top 5. Mattoncino importantissimo per la Williams in chiave Costruttori.

Oliver Bearman: 8

In gara, non andava a punti dal Bahrain, visto che gli unici punti da Sakhir alla pausa estiva li aveva presi nella sprint di Spa: digiuno finalmente finito. Una corsa straordinaria in cui, lo riconosce, la componente della sorte aiuta: la Haas decide di correre il rischio e la fortuna li ripaga. Resta il grande merito del più lungo stint di giornata con la hard (53 giri), con una condotta di gara perfetta date le condizioni: applausi.

Lance Stroll: 7,5

Giustamente bacchettato per un venerdì ed un sabato da incubo, ingiustamente sottovalutato nei giudizi domenicali: grande gara, la sua. Partiva 19° e chiude 7° (12 posizioni guadagnate: solo Bearman meglio di lui), con una strategia aggressiva: pit-stop molto anticipato al giro 8, poi lungo stint con la dura ed infine terzo stint, ancora con una hard nuova. Si prende il lusso di beffare persino Alonso, che invece si era dimostrato più impaziente: roba che ha del clamoroso, ma Lance è davanti a Fernando in classifica.

Charles Leclerc: 7,5

A livello di guida, impossibile muovergli qualche critica. Due sorpassi capolavoro su Russell (giusto discutere del secondo, ma se si penalizza un sorpasso del genere…), passo tutto sommato buono considerando i limiti della SF-25, anche se non riuscire a passare ad Hadjar provoca inquietudine. Sfortunato nel tempismo della safety car uscita per Hamilton, altrettanto in duello con Antonelli: domenica semplicemente da dimenticare. Ora Monza.