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GP Olanda, l'anteprima: Piastri e Norris, comincia il rush decisivo

Il GP Olanda come verifica d'ingresso: ecco da che punto ripartono i team. Piastri e Norris avviati ad una battaglia tutta loro, Ferrari e Mercedes in cerca di sporadiche gioie così come Red Bull: a Zandvoort basterà l'orgoglio di Verstappen?
GP Olanda, l'anteprima: Piastri e Norris, comincia il rush decisivo
© Getty Images

A scuola, le chiamano "verifiche d'ingresso". E' un modo per vedere a che punto sei dopo le vacanze, per vedere da che punto si riparte. Per le squadre di Formula 1, la verifica d'ingresso si chiama Gran Premio d'Olanda, round numero 15 della stagione ma soprattutto prima tappa dopo la pausa estiva.

Piastri vs Norris: a voi

E' una pausa estiva che ha prodotto poco, in termini di notizie, eccezion fatta per l'annuncio dei due piloti Cadillac per il 2026 (Bottas e Perez). Anche perché, alla vigilia di un ricambio regolamentare, con la griglia già quasi tutta certa del posto ed un campionato già fortemente indirizzato, agosto non era il mese adatto a partorire scossoni. Quelli, prima o poi, sono attesi dalla coppia McLaren, a mano a mano che ci si avvicinerà ad Abu Dhabi ed a mano a mano che i punti peseranno sempre più: può essere la quiete prima della tempesta, per la coppia di Woking, chiamata ad una sfida interna che ne lascerà in piedi solo uno. Di certo, non sarà Zandvoort a decretare la fine delle ostilità, ma sarà comunque un GP d'Olanda importante perché sarà fondamentale, per entrambi, cominciare bene la seconda e decisiva fase dell'anno, a maggior ragione perché, essendo il giro di boa già alle spalle (14 GP disputati, 10 ancora da correre), il margine d'errore continuerà ad assottigliarsi sempre più.

Ferrari e Mercedes, tra classifica e speranze di vittoria

Magari, sarà proprio il pensiero sempre più robusto rivolto ai punti per il campionato un freno per i due McLaren ed un "vantaggio", quantomeno psicologico, per gli altri. Del resto, Ferrari, Mercedes e Red Bull hanno ormai ben poco da perdere: la Rossa e la Stella si giocano la piazza d'onore nel Costruttori, ma non è un traguardo capace di spostare in maniera implacabile i giudizi sul percorso che stanno facendo in questo mondiale. Entrambe guardano alla classifica, ma guardano soprattutto tappa per tappa: perché a volte è più suggestivo vincere un singolo GP che essere, per dirla alla Enzo Ferrari, "il primo degli altri". Mercedes una gara quest'anno l'ha vinta, Ferrari ci spera: è andata in vacanza con fin troppi misteri dopo il Gran Premio d'Ungheria, ma resta convinta che qualcosa di buono nella SF-25 ci sia, almeno per uno sporadico successo. Dopo Budapest ne era convinto Vasseur, ne era meno convinto Leclerc; in tutto ciò, si attende ancora un graffio da parte di Hamilton, chiamato a raddrizzare una stagione che, nella parte centrale del campionato, si è messa malissimo.

Da un punto di vista tecnico, Zandvoort con le sue sopraelevate sarà un bel banco prova per la Ferrari: qui la Rossa potrà testare, ancora, l'efficacia della nuova sospensione posteriore, un modo per chiarire i dubbi emersi nell'ultimo stint della gara di Budapest. Su una pista in cui anche il vento sarà un fattore (per tutti: guardate come ha influito sulle qualifiche in Ungheria), la tappa olandese è una tappa di dettagli, soprattutto al sabato.

Verstappen, il beniamino

Pensieri sulle vittorie di tappa, ne ha tanti anche Max Verstappen. Già da tante settimane prima della pausa, Max ha fatto sapere che il titolo 2025 non è più affar suo: questo lo mette nella condizione di prendersi qualche rischio in più, se ci sarà bisogno di tirare una staccata in un momento decisivo di un GP. A Max non dispiacerebbe farlo a casa, su una pista che lo ha visto re per tre volte (dal 2021 al 2023) e poi 2° l'anno scorso. C'è da dire che il tracciato dei Paesi Bassi esalta le qualità di guida di Max e pure la RB21, in teoria, dovrebbe faticare meno a trovare la quadra, almeno nell'assetto; al tempo stesso, ci sono curve da media velocità che possono far paura, pensando a cosa può fare in esse la McLaren.

La qualifica, viene da sé, sarà importante, con un'attenzione in più rivolta alla strategia: per quest'anno Pirelli propone una gradazione più tenera nelle gomme, con C2, C3 e C4 in pista (con pressioni molto elevate), nell'augurio di vivacizzare le opzioni strategiche (lo scorso anno, la grande maggioranza della griglia puntò sulla singola sosta in riva al Mare del Nord). Delle dieci gare dell'anno restanti, ben cinque in calendario subiranno variazioni nella scelta dei pneumatici rispetto alla scorsa stagione. Il primo esperimento sarà proprio Zandvoort: laddove tutti, ancora, aspettano un graffio del leone di casa, Max Verstappen.

 

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