Zandvoort segna la ripartenza, la speranza che dall’Olanda il campionato riservi altre soddisfazioni a Lewis Hamilton rispetto alle difficoltà avute fino al GP d’Ungheria. Un Lewis iper-critico verso se stesso deve cambiare postura e accantonare i panni di chi si flagella per vestire quelli di chi orienta e determina il proprio destino sportivo.

Al volante servirebbe - evidentemente ci sono anche i limiti tecnici della Ferrari SF-25 da considerare quale variabile non eludibile - il Lewis che prima della pausa estiva raccontava dei suoi “Ferrari Files”, l’indicazione al team su cosa cambiare, come farlo e in quali tempi. Mentalità e soluzioni tecniche, in vista del 2026.

Lewis si proietta verso Zandvoort, pista in passato ostica per la Ferrari e un altro terreno sfidante per le novità tecniche portate in Belgio e sfruttate meglio a Budapest, con un post su Instagram nel quale racconta la fase estiva, di recupero necessario delle energie e delle sfide da superare.

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Dopo il GP d’Olanda arriverà Monza e un gran risultato in casa basterebbe, da solo, a risollevare molto dell’intera stagione di Hamilton in Ferrari.

“Ringrazio sempre per avere a disposizione questo periodo, per l’opportunità che dà di riposare e ricaricarsi”, racconta Lewis. “Ci sono state molte cose sulle quali ho riflettuto. Ognuno di noi si trova di fronte a così tante cose, sia individualmente che globalmente. È importantissimo che  abbracciamo la luce della verità e dell'amore e ci prendiamo cura di noi stessi, così da poterci prendere cura degli altri. Non possiamo distogliere lo sguardo.Dobbiamo andare avanti, anche quando è difficile”.

 

 

 

 

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Da venerdì tornerà protagonista la pista, le sfide tecniche, una SF-25 con la quale provare a intendersi meglio di quanto non sia avvenuto finora. Difficoltà già note per un Lewis Hamilton si spera rigenerato dalla pausa estiva, un periodo che possa essere esaminato nei prossimi mesi come l’”aggiornamento” più importante della sua prima stagione ferrarista.