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5 ago 2025
Il 2025 per Red Bull è l’anno da cui tirare una linea e ripartire. Verstappen smentisce che la RB21 sia costruita attorno a lui. Forse perché non è solo la macchina, ma l'intera squadra a essere cucita sul quattro volte campione del mondo. Dall'altra parte del box, Yuki Tsunoda affonda: sempre più isolato, con sempre meno speranze.
Intanto, Horner ha lasciato la guida della squadra. Al suo posto è arrivato Laurent Mekies, che si trova ora a gestire una Red Bull in difficoltà. Due weekend alla guida del team prima della pausa estiva e poi vacanze che, almeno per lui, potrebbero essere più da ufficio che da spiaggia. Dopo aver dominato nel 2023 con 21 vittorie su 22 gare, Red Bull ha perso terreno e certezze. Il titolo costruttori di allora appare oggi lontano, incalzata da una McLaren in pieno assalto.
Dall'inizio dell'estate, la Red Bull ha mostrato crepe sempre più marcate. La RB21, pur essendo veloce in condizioni ideali, ha rivelato limiti profondi legati a una finestra di utilizzo troppo stretta. Da un lato, Max Verstappen riesce ancora a tenere il timone, pur segnalando crescenti difficoltà di guida. Dall'altro, Yuki Tsunoda si ritrova sempre più ai margini di un progetto tecnico che non lo considera protagonista.
A partire da Miami, Red Bull ha portato diversi aggiornamenti tecnici per recuperare su McLaren. Ma la distribuzione interna è stata chiaramente sbilanciata. Verstappen ha sempre ricevuto le novità per primo. Tsunoda, invece, ha spesso lavorato con specifiche ibride, accedendo agli aggiornamenti solo parzialmente o in ritardo. Ad esempio, Imola è stata la tappa in cui Tsunoda ha ricevuto il primo aggiornamento completo sulla sua RB21. L'incidedente durante le qualifiche non ha aiutato il giapponese a costruire un feeling con la monoposto e, tantomeno, a restare al passo con le novità tecniche.
Nonostante tutto, Verstappen ha continuato a lottare per podi e risultati di rilievo, anche se con margini sempre più ridotti. I suoi team radio parlano chiaro: la macchina è al limite e non sempre lo perdona. Tsunoda, invece, è crollato: difficoltà in qualifica, passi gara inconsistenti, assenza di fiducia. Ma oggi anche Max inizia a far fatica. La RB21 è diventata una monoposto estrema, difficilmente adattabile.
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