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GP Ungheria, le pagelle: Norris coglie l'occasione e beffa Piastri, la Ferrari tramortisce Leclerc. Hamilton, weekend da incubo

Norris è bravo a far funzionare la strategia ad una sosta ai danni di Piastri, Russell approfitta dei guai di Leclerc mentre Hamilton vive un fine settimana da dimenticare. Bene Aston Martiin, male Alpine
GP Ungheria, le pagelle: Norris coglie l'occasione e beffa Piastri, la Ferrari tramortisce Leclerc. Hamilton, weekend da incubo
© Getty Images

Matteo NovembriniMatteo Novembrini

4 ago 2025 (Aggiornato il 5 ago 2025 alle 10:17)

George Russell: 8

E’ la zanzarina di questo mondiale: a volte non la senti, ma alla fine c’è sempre. Per quanto può valere, è a -15 dal 3° posto in classifica ed ha già portato a casa sei podi, più di tutti tra quelli che non guidano una McLaren. Le temperature aiutano la W16, il ritorno alla vecchia sospensione gli restituisce vecchie (buone) sensazioni e lui si fa trovare pronto, soprattutto quando gli capita a tiro un indifeso Leclerc. Deve giocare di opportunismo e lo fa: il suo miglior anno fin qui.

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Aston Martin: 8

Dal disastro di Spa, alla grande prova di Budapest. Il tutto in una settimana: che è successo? E’ successo che il team ha ottimizzato il nuovo pacchetto portato in Belgio, trovando il set-up ideale su una pista che la AMR25 predilige molto di più rispetto a Spa. Il resto lo hanno fatto i piloti, bravissimi entrambi: avendo solo due set ciascuno (uno di medie, uno di dure), partono entrambi senza mai forzare, di fatto gestendo per 70 giri, approfittando di un tracciato che si presta poco ai sorpassi. Gran risultato (16 punti, il miglior bottino stagionale) e balzo al 6° posto tra i Costruttori.

Gabriel Bortoleto: 7,5

Cresce bene, anzi benissimo. Soprattutto se i maestri sono quelli come Fernando Alonso, dal quale giura di aver imparato una bella lezione: “Mi ha tenuto dietro, io ho forzato ed ho distrutto le gomme, a quel punto Fernando se n’è andato quando ha voluto. C’è sempre da imparare da uno come Nando”. Ecco, c’è da giurarci che lo farà: è una spugna, a guardare quanto rapidamente sia cresciuto nei primi 14 GP della carriera. Tenetelo d’occhio.

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Max Verstappen: 6,5

Come una belva senza denti, ci prova ma non può fare granché nel GP numero 200 con la Red Bull. Per un attimo il team (colpevole di averlo fermato presto e di averlo cacciato nel traffico) pensa ad un solo pit-stop, ma alla fine tornano sulle due soste e si arena dietro Lawson: la squadra fa sapere di un’errata finestra di funzionamento delle gomme, altro elemento che gli toglie mordente. Qualche sorpasso, tanta delusione: sapeva che Budapest sarebbe stata difficile, ma non così. Va in vacanza a -97, inutile illudersi: saranno, almeno per stavolta, le ultime 10 gare con l’1 sul musetto prima di cederlo.

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