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23 lug 2025
Il 2019 ha segnato una svolta per la Formula 1. In quell’anno, è stato annunciato l’impegno ufficiale del campionato per azzerare le proprie emissioni di carbonio entro il 2030. Una missione ambiziosa, che ha coinvolto fin da subito l’intero ecosistema della categoria: non solo i dieci team partecipanti al mondiale, ma anche gli sponsor e i fornitori, chiamati a supportare attivamente questa trasformazione. L’iniziativa si fonda sull’idea che la sostenibilità non sia in contrasto con la spettacolarità e la crescita del campionato, ma anzi possa rappresentare un nuovo modo di fare innovazione all’interno del motorsport.
Sin dai primi anni del progetto, sono state adottate misure concrete: dallo sviluppo di carburanti sostenibili all’utilizzo esclusivo di energia 100% rinnovabile nelle sedi operative della Formula 1. Particolarmente significativa è stata anche la riorganizzazione della logistica e dei trasporti, che ha portato a una riduzione delle emissioni pari al 9%. Nonostante l’espansione del calendario a 24 gare, la Formula 1 è riuscita a contenere l’impatto ambientale medio di ciascun evento, ottenendo una riduzione delle emissioni per gara pari al 12%. Nel 2024, il traguardo parziale del 26% di riduzione complessiva segna un importante passo avanti verso l’obiettivo minimo del 50%.
Uno dei principali sostenitori di questo percorso è il CEO della Formula 1, Stefano Domenicali, che ha espresso il proprio entusiasmo e la propria determinazione nel portare avanti il progetto: “Siamo fortemente impegnati a raggiungere l'obiettivo Net Zero entro il 2030. È un obiettivo concreto, già visibile nella significativa riduzione dell'impronta di carbonio del nostro sport.
Continuando a crescere a livello globale, abbiamo dimostrato che lo sviluppo sostenibile è possibile e che le strategie adottate stanno dando risultati tangibili. La Formula 1 è sempre stata sinonimo di innovazione e voglia di migliorare. Ancora una volta, questa mentalità ci ha permesso di compiere progressi importanti, non solo per chi lavora in questo mondo, ma anche per la società nel suo complesso”.
Il cammino verso la neutralità carbonica non si ferma e si arricchisce di nuove iniziative. Un esempio concreto riguarda i trasporti aerei, per i quali nel corso dell’ultima stagione è stato impiegato un carburante sostenibile, contribuendo a una riduzione delle emissioni pari al 19%. Ma l’impegno non si limita agli organizzatori del campionato: i team e i loro fornitori stanno progressivamente riconvertendo i propri impianti per utilizzare fonti energetiche alternative, raggiungendo il -59% di emissioni in ambito produttivo.
Anche Pirelli, fornitore unico degli pneumatici, gioca un ruolo chiave: a partire dal 2024, ha introdotto le gomme certificate FSC - Forest Stewardship Council, realizzate con gomma naturale proveniente da fonti che rispettano gli standard di gestione forestale sostenibile. Inoltre, l’energia impiegata nel processo produttivo proviene esclusivamente da fonti rinnovabili certificate al 100%.
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