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23 lug 2025
Nei campionati a squadre, dove i calendari prevedono una sfida in casa ed una in trasferta contro ogni avversaria, parleremmo di girone di ritorno. Nella F1 il concetto è un po' diverso, ma resta il succo del giro di boa: conclusa la prima metà del campionato (12 GP su 24 disputati), ne restano altri 12. E questa maratona verso Abu Dhabi comincia nelle Ardenne, con il Gran Premio del Belgio.
C'è grande attesa per questa tappa, perché grande attesa c'è sulla Ferrari. La scorsa settimana, il Cavallino Rampante ha testato la nuova sospensione posteriore al Mugello, sfruttando i 200 chilometri concessi come secondo filming day dell'anno. Il tracciato toscano, che con Spa ha in comune le curve veloci ad alta percorrenza, è stato un buon banco prova, perché stuzzica la vettura proprio su quei fondamentali che la nuova sospensione promette di curare. La nuova soluzione ha attacchi del triangolo superiore diversi, oltre che cinematismi interni rivisti: l'obiettivo è quello di controllare meglio la variazione delle altezze da terra, garantendo più stabilità in frenata.
Finora, la Rossa è stata costretta a compromessi per salvaguardare l'usura del fondo, sacrificando prestazione; la speranza è ora di sprigionare il massimo del potenziale, facendo girare la SF-25 nelle condizioni di marcia previste in sede di progettazione. Avere più margine nell'assetto implicherebbe anche allargare la finestra di funzionamento, con benefici che vanno dalla performance alla gestione delle gomme. La nuova soluzione è attesa a Spa per la verifica definitiva: essendo un weekend sprint, il test al Mugello è stato importante per avere riscontri indicativi sull'aggiornamento introdotto, oltre che recuperare il tempo di prova che andrà perso in Belgio con il format sprint.
Ferrari è dunque la grande attesa, e si augura di poter finalmente dare un senso diverso alla sua stagione: il titolo è troppo lontano, ma l'obiettivo adesso diventa il 2° posto nel Costruttori, traguardo che passa da qualche vittoria di tappa. Sarà questo l'obiettivo della seconda parte di carriera agonistica della SF-25, nella consapevolezza che per riuscirci si dovrà battere innanzitutto una McLaren formidabile e forte in ogni condizione. Si dovranno fare i conti con lei e pure con la Red Bull, che su una pista che offre lunghi tratti da fare in pieno e curve veloci può trovare terreno fertile per la RB21 e la sua efficienza aerodinamica, a patto di mettere (obiettivo non scontato) la vettura in una finestra di funzionamento che per il team di Milton Keynes continua ad essere molto stretta. In tutto ciò, non va dimenticata la Mercedes: passa sempre in sordina, ma è pur sempre la macchina che l'anno scorso ha portato a casa il GP Belgio.
La W16 non sarà da sottovalutare, soprattutto in caso di basse temperature. Queste ultime, sono una delle tante sfaccettature del fine settimana belga, i cui esiti passeranno dalle temperature, dal meteo ma anche dal format sprint (una sola sessione di libere) e pure dalle gomme Pirelli, che torna ad azzardare il salto di mescola (non accadeva dal GP Australia 2022): a Spa, infatti, la C3 e C4 verranno accompagnate dalla C1.
Una scelta non da poco, che apre alla variabilità strategica: non solo per quanto riguarda la gara, ma anche nella rotazione e nell'utilizzo delle mescole, perché a seconda delle mosse che i team faranno nelle FP1, il prosieguo del weekend e relative scelte strategiche potrebbero già essere condizionate.
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