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Occhio, sarà la F.1 dei quarantenni!

Dopo Alonso e Hammer anche Hulk ha un futuro racing

Occhio, sarà la F.1 dei quarantenni!

27 apr 2024

Mentre le voci sul teenager italiano Kimi Antonelli si fanno ogni giorno più insistenti e vedremo come, dove e perché a proposito di futuro immediato o meno in F.1, il Circus per ora di certo ha un fatto strano e per certi versi sorprendente quanto in apparente controtendenza.

Leclerc in Ferrari a parte, tra i piloti che hanno di più stabilizzato la loro posizione futura ci sono ben tre pre e post quarantenni, vale a dire, in ordine d’apparizione contrattuale, Lewis Hamilton, Fernando Alonso e Nico Hulkenberg, certi di approdare e con accordi pluriennali, di due stagioni ciascuno, rispettivamente in Ferrari, in Aston Martin-Honda e in Sauber, quest’ultima ormai nel pieno processo di pre-trasformazione in Audi, che tale diverrà dal 2026.

In altre parole, nell’era della F.1 stradominata dall’ex minorenne golden boy Max Verstappen a quanto pare alcuni tra i team più solidi e volitivi in realtà preferiscono puntare sull’esperienza, la solidità e l’affidabilità delle figure professionali di riferimento.

Hamilton arriverà in Ferrari quarantenne e si giocherà il tutto per tutto a un’età non certo verde. Addirittura Alonso, classe 1981, coronerà il suo ultimo (salvo colpi di scena) balzo contrattuale al compimento del quarantacinquesimo anno d’età, divenendo il più anziano ex iridato in gara nel mondiale dai mitografici tempi di Graham Hill, il quale, classe 1929, si ritirò dal Circus quando era nel 46esimo ano d’età.

Fernando, tuttavia lo strabatterà per una militanza di un quarto di secolo - anche se non consecutiva - e la possibilità di disputare circa 450 Gp, poco meno del triplo delle famose 176 presenze del Baffo, che per oltre un decennio rappresentarono il record di assiduità e longevità per un campione della F.1...

Quanto a Hulkenberg, ora quasi 37enne, con ogni probabilità arriverà ai quaranta o quasi pure lui sotto contratto. E dire che in 208 Gran Premi disputati, ha ottenuto come migliori risultati tre quarti posti non riuscendo mai a salire sul podio. Li ha conquistati a Spa 2012 con la Force India, in Corea 2013 con la Sauber, di nuovo a Spa con la Force India nel 2016. Poi, solo incursioni in top 10.

Anche per lui, quindi, la possibilità di prolungare una carriera già corposa e anche la chance di sciogliere l’incantesimo che vuole la top three a lui vietata da un destino in fondo mai così cinico e baro...

Staremo a vedere. Quel che è certo è che mai come ora per il 15% del Circus iridato - quindi una percentuale di piloti tutt’altro che trascurabile, sui venti in gara -, la carriera ricomincia a quarant’anni.

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