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Un plauso a chi a modo suo è riuscito a distinguersi, facendo parlare di sé e lasciando un segno nell'arco del campionato 2022
29 dic 2022 (Aggiornato alle 18:04)
Se quello che ha fatto il Sebastian Vettel pilota è scolpito nella pietra, quello che ha fatto il Sebastian Vettel uomo è stata una sorpresa continua. Persona in un mondo di troppi personaggi, genuino fino al midollo anche a costo di risultare scomodo, ma almeno sempre sincero e con un'idea in testa. Il lungo tributo che ha ricevuto dalla F1 è un plauso sia a quanto fatto in pista che per quanto fatto fuori. I risultati quest'anno sono stati deludenti, ma nella parte finale di stagione ha guidato da dio, segno che il talento c'è sempre. Mancherà uno capace di piazzare quel sorpasso a Magnussen all'esterno del curvone di Austin, uno capace di quel giro nel Q2 di Suzuka, ma mancherà anche l'aspetto umano di quello che a Melbourne, infischiandosene dei divieti, si è fatto mezza pista in motorino e di quello che, alla sua ultima Monza, in un posto magico per lui, il giro di pista del giovedì ha voluto farselo da solo con papà Norbert piuttosto che con gli ingegneri. Mancherai tanto, Seb.
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