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Tempo di valutazioni: ecco qui i voti dei venti piloti (più due) che hanno preso parte al mondiale 2022
27 dic 2022
E' il terminale offensivo di una squadra costruita alla perfezione: Horner, Newey e Schmitz alle spalle sono una garanzia. La RB18 da agosto in poi ha messo il turbo, ma aveva già saldamente le mani sul titolo: merito di una stagione trionfale da parte sua, con un mondiale vinto in carrozza ed una serie di primati tra cui quello del maggior numero di vittorie conquistate nell'arco della medesima stagione. La fame, comunque, appare intatta: budget cap-gate a parte, vuole il tris nel 2023.
La piazza d'onore persa al fotofinish è un tocco in meno su un'annata che nel complesso lo ha visto comunque tanto, troppo lontano da Verstappen. Per vincere i campionati bisogna sapersi adattare in fretta: e lui alla RB18 che gli mettono in mano dall'estate in poi non si adatta. Si trova, più o meno, nella stessa condizione del Bottas dell'ultimo quinquennio: in un posto ambitissimo ma con al fianco un fenomeno che non ha voglia di lasciare nemmeno le briciole. Occorre prenderne atto e poi, eventualmente, lavorare sulle mancanze, a patto che sia possibile.
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