Williams FW43, presentata la monoposto 2020

Nuovi colori e soluzioni tecniche curate, specialmente intorno alle pance, sulla Williams 2020. L'obiettivo: ridurre il divario dalle squadre di metà schieramento 

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

Pubblicato il 17 febbraio 2020, 09:28 (Aggiornato il 17 febbraio 2020, 10:32)

Mostrare segni di ripresa. È quanto si spera possa garantire la Williams FW43 nelle mani di George Russell e Nicholas Latifi, un team reduce da una stagione pessima, iniziata anche peggio, con i ritardi nel portare in pista la monoposto nei test di un anno fa.

Livrea tutta nuova

Si spera in un percorso più lineare nel 2020 e le premesse sembrano esserci. A Grove anticipano le soluzioni della monoposto pronta a scendere in pista da mercoledì, novità anzitutto estetiche, su una livrea che ha visto l’uscita dello sponsor vicino a Robert Kubica – Orlen passata ad Alfa Romeo – e del brand del gruppo Unilever, accasatosi in McLaren.

Così, Williams FW43 con una presenza maggiore dei colori Rokit il rosso e nero e una ridotta presenza di blu.

Pance ridotte

Estetica a parte, dalle primissime immagini della monoposto si intravedono alcune soluzioni-chiave, a cominciare dal lavoro di snellimento effettuato sulle pance, sulle quali si conferma la soluzione di prese ai lati del cockpit con la struttura anti-intrusione esposta; estremizzata la forma della carrozzeria, ad abbassarsi radicalmente immediatamente dietro l’imbocco delle pance. Più abbondanti le forme dietro l’Halo.

L'anteriore mette in mostra un'ala priva del marcato effetto out-wash testato a fine 2019; anticipazione dei rendering in realtà superata dalla specifica portata in pista stamani, nel corso dello shakedown a Barcellona, dove la monoposto ha ripreso la specifica di ala evoluta sulla scorta dei test condotti nelle ultime gare dello scorso campionato. Rivisto anche il musetto e, soprattutto, l'installazione dei bracci della sospensione anteriore, in corrispodenza dei quali sul telaio appaiono due pinne verticali per direzionare i flussi.

Triangoli - superiore e inferiore - posti molto in alto, per sfruttare i vantaggi aerodinamici dei flussi verso i bargeboards e le pance. Il triangolo superiore è collegato al portamozzo con un elemento a L "convenzionale" se paragonato alla soluzione adottata un anno fa.

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