Ennesima vittoria di Sebastian Vettel, l’undicesima in 17 Gp. Ma più che una vittoria è stato un trionfo. Pole position, gara in testa dall’inizio alla fine, vittoria e giro veloce proprio all’ultimo passaggio. Un dominio netto.

Vettel la giudica così: «È stata una bella gara, ho apprezzato molto il restare sempre davanti, c’è stata lotta con Jenson ma sono riuscito a mantenere sempre 4 secondi fra me e lui. Ho notato invece che Button mi si avvicinava durante i pit-stop: dobbiamo analizzare la cosa perché è un nostro punto debole; la macchina era ben bilanciata e incredibilmente mi trovavo meglio con le dure nell’ultimo stint che con le soft».

Ora al tedesco, stradominato il mondiale, interessano solo i record: quello del maggior numero di pole position in una stagione (14) che risale al 1992 di Mansell è vicino, quello delle vittorie in una stagione (13 trionfi di Schumacher) è raggiungibile anch’esso, visto che Vettel è già a quota 11 e mancano due gare.

Così invece Mark Webber commenta una gara in cui, scattato secondo al via, ha prima perso la posizione da Button già nel corso del primo giro, poi anche la terza da Alonso in occasione del secondo pit-stop.
«Non ho perso il terzo posto - ammette - solo per un fatto di strategia: non ho guidato bene io, alla fine degli stint era difficile tenere il passo, è successo altre volte. Al’inizio dovevo cercare di tenere il passo degli altri e lo facevo, nel finale no. La partenza non è andata male, ma Button era più veloce sul rettifilo e mi ha superato».