Si è presentato a Yokohama, per l’appuntamento con la Infiniti - marchio automobilistico del gruppo Renault Nissan - visibilmente stanco e con la voce rauca. «Abbiamo dormito poco, e il karaoke è andato sempre a palla...». Sebastian Vettel ha festeggiato il secondo titolo mondiale di fila in un pub irlandese di Suzuka.
Una volta i piloti si ritrovavano tutti alla Log Cabin, vincitori e sconfitti. Il fatto che il tedesco della Red Bull abbia citato un sms di Schumacher «che mi ha fatto un piacere particolare» fa pensare che stavolta non fossero presenti e compatti. Proprio il sette volte iridato aveva detto di Vettel: «Vedrete che il secondo titolo gli farà particolare piacere. I primi sono i più difficili, poi ci si prende la mano...».
Sebastian ricambia: «Michael è stato il mio idolo quando ero ragazzino. Ma questo titolo è arrivato in modo molto diverso da quello dell’anno. L’importante adesso è di non sedersi. Dobbiamo continuare ad avere fame, quello che abbiamo oggi domani potrebbe non esserci più». Ha passato buona parte della serata di domenica a sgolarsi al karaoke, da “My Way” di Franck Sinatra a “Yellow Submarine” dei Beatles. «Almeno credo...». La prima era anche uno hit di Schumacher, che però preferiva cantare, guarda caso, “We are The Champions”.