Decisive le soste ai box

Decisive le soste ai box

Pubblicato il 23 febbraio 2011, 11:35

Le fermate multiple sono uno spauracchio che, nel campionato di Formula 1 2011, rischia di presentarsi molto spesso. È cambiato completamente lo scenario, dovrà essere ripensato tutto il modo di gareggiare. La premessa fondamentale è che il regolamento, invece, non muta: quindi ogni concorrente dovrà utilizzare, in gara, lo stesso set di pneumatici con i quali si è qualificato, se è fra i primi 10, quelli che si sono giocati la fase Q3 della qualifica, la pole position nell’ultima fase. Gli altri 14 saranno liberi di cambiare le gomme: ma anche loro dovranno utilizzare, in gara, tutte e due le mescole a disposizione. Per almeno uno “stint”, primo o dopo una sosta.

Al momento sembra probabile che le mescole studiate dalla Pirelli per le prime quattro gare, vale a dire dure e morbide, siano anche le più gettonate per tutta la stagione. La Pirelli non ha l’obbligo assoluto di distanziare di una gradazione le sue mescole: in teoria potrebbe portare anche le combinazioni dura-media, oppure media-morbida, o ancora morbida-super morbida. Però questo va contro lo spirito di queste regole, che vogliono creare un divario di prestazioni importante proprio per fare “brillare” le strategie di gara.

In più, il pneumatico super-soft proprio non dura. Lo vederemo quasi certamente al GP di Monaco, ma difficilmente altrove. Stante il fatto che chi l’adopera in qualifica, poi, deve fare i conti con un battistrada che ha già dato il meglio di sé nel giro veloce del giorno prima. E quindi è, come minimo, un secondo più lento da subito. Gestire questa situazione può essere un incubo per gli “strateghi”. È come se si ripetesse più e più volte il caso del GP Canada dell’anno scorso, quando persino la Red Bull fu costretta a inventarsi una strategia strana – poi rivelatasi inadatta – nella scelta delle mescole. In realtà è difficile che a fare la differenza sia una “furbata”, una decisione controcorrente.

Le grandi squadre si conoscono, si annusano, si studiano per tutto il fine settimana. Certi problemi sono comuni a tutti. Se la Pirelli mantiene la scalatura di due gradazioni, difficilmente ci saranno dubbi sulla mescola la usare per la qualifica, che sarà sempre la più tenera. La chiave delle corse, la differenza vera, la faranno probabilmente duei due-tre giri prima che le coperture “mollino” definitivamente. Come ha detto Sebastian Vettel, quando la gomma ti lascia, lo fa all’improvviso e senza appello. Bisogna assolutamente fermarsi prima che questo avvenga, di solito dopo una ventina di giri. Se resti in pista hai già perso di colpo tre secondi, la posizione e magari la vittoria.

È proprio in queste fasi che tornano utili gli alettoni mobili. Chi segue una vettura in crisi può uscire più veloce dall’ultima curva e sfruttare i 600 metri di rettilineo e, soprattutto, la fase di staccata. Perché quando la gomma va in crisi, si deve per forza allungare lo spazio di frenata.

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