Inventato dalla McLaren per sfruttare l’ala posteriore nei rettifili, e guadagnare così più velocità, il sistema “F-Duct” non sarà molto probabilmente utilizzato sulle monoposto del team inglese al Gran Premio d’Italia. La ragione della scelta è semplice: per effetto della presenza dei lunghi rettifili, sul circuito di Monza l’incidenza dell’alettone posteriore è quasi nulla – appunto per ottenere maggiore velocità – e perciò l’utilizzo della dispositivo dell’“ala soffiata” è ininfluente. Anzi, l’uso del sistema “F-Duct”, che obbliga il pilota ad agire con il palmo della o il gomito del braccio, potrebbe provocare qualche problema.