La Ferrari 499P è la Sofia Loren del racing

Alla vigilia del decisivo round in cui il Cavallino si gioca il mondiale Costruttori e quello Piloti del Wec, una certezza c'è...

La Ferrari 499P è la Sofia Loren del racing
© Getty Images

Mario DonniniMario Donnini

Pubblicato il 3 novembre 2025, 12:36 (Aggiornato il 3 novembre 2025, 14:03)

Alla vigilia dell’esame iridato della Ferrari 499P, a puro titolo scaramantico, ma anche per sottolineare aspetti che la rendono favolosa e indimenticabile a prescindere, vorrei sparare a mo’ di bengala nel cielo del Wec una raffica di comunque vada, perché qui e ora mi sembra la cosa  più onesta e meno gufante che ci sia.

Comunque vada, la 499P è stata la Ferrari che ha spezzato un digiuno un tempo ritenuto infinito e mai più emendabile. C’era una volta la Formula Uno di Bernie Ecclestone e con essa il legame politico stretto, strettissimo col Cavallino, che aveva, come faccia oscura del pianeta, anche l’impegno esplicito e implicito della Ferrari a non militare in altri campionati attitudinalmente in grado di distogliere interesse e interessi dalla Formula Uno.

La stessa 333 Sp dalla seconda metà degli Anni ’90 era stata vista e vissuta dalle alte sfere - non dimentichiamo che Bernie oltre a comandare in F.1 spopolava anche in Fia perché Max Mosley, autorevole Presidente, in passato, oltre che socio fondatore della March, era stato suo avvocato di famiglia - come fumo negli occhi e possibile elemento di disturbo. All’interno di un motorsport formulaunocentrico e non perturbabile in nessun modo dall’endurance, già killerata nella titolazione iridata dalla premiata ditta Mr.E & Max nel lontano 1992.

Un sogno oggi realtà

Comunque vada, il sogno di Antonello Coletta, trasmesso per induzione al Presidente John Elkann, è divenuto realtà. La Ferrari è tornata alle radici, al favoloso viatico nelle corse di durata, al vero giardino nel quale germogliò da subito la sua leggenda. Undici titoli mondiali nelle prime tredici edizioni del campionato, all’interno del panorama di classiche più iconico e stordente di sempre - Mille Miglia, Carrera Panamericana, Le Mans, Targa Florio, 1000 Km del Nurburgring in versione Nordschleife.

Comunque vada l’idea di Antonello Coletta di poter agire in chiave LMH, quindi all’interno di una piattaforma che consente l’esclusivo intervento della Ferrari nel progetto, evitando di farsi realizzare parti importanti in conto altrui, come ad esempio il telaio Porsche in salsa LMDH, è diventata la patente di nobiltà genetica della Hypercar Rossa e anche il modo giusto e intelligente di approcciare l’avventura.

Ferrari e... AF Corse

Comunque vada, il programma 499P è anche la storia condivisa non solo del marchio racing più iconico del pianeta, ma anche di una squadra, AF Corse, che si fa strada come a suon di promozioni, come una matricola calcistica, spopolando in Gran Turismo e quindi meritando il salto di categoria nel Wec, guizzando subito in zona Champions e lì rimanendo.

Comunque vada, la filosofia connettiva della squadra Ferrari-AF che ha in Antonello Coletta e Amato Ferrari i simboli e i responsabili di riferimento, ha portato un’impronta sua e fondante all’interno della categoria, non puntando sul fascino delle superstar del volante ma valorizzando i team player e al contempo rispettando, lanciando e anche riilanciando il made in Italy a livello di piloti, proponendo tre tricolori su sei guide delle due Rosse: Fuoco, Giovinazzi e Pier Guidi, coi momenti di gloria a tutti noti ed equamente divisi

Un futuro radioso

Comunque vada, la 499P, in un mondo racing che rende sempre più fugaci le vetture protagoniste, non solo andrà a completare il progetto iniziale di cinque anni di programma, espresso da Coletta alla presentazione della vettura, ma ha tutta l’aria di allungare la militanza almeno sino al 2029, stante la proroga del regolamento.

Comunque vada, la 499P vanta tre trionfi consecutivi alla 24 Ore di Le Mans, a partire dal giorno del debutto alla Sarthe, addirittura in questo facendo meglio della leggendaria 250 Testa Rossa che i tre successi li aveva ottenuti in quattro edizioni, con una di interruzione.

E, a proposito di all time record, la stessa 499P ora è al terzo posto di tutti i tempi tra le Ferrari endurance più vincenti nella serie iridata, con sette successi, rispetto ai 14 della stessa 250 Testa Rossa e i 12 della 312 PB. Quindi, da qui in poi, ogni passo in avanti, ciascun successo di tappa, è anche un passo ulteriore verso una leggenda già ghermita. E che continua a scriversi in diretta, sotto i nostri occhi.

Comunque vada - e aggiungo finalmente - la Ferrari di Coletta & Amato è la superstar del Wec, la ragione principale della crescita del campionato e anche, a oggi, l’antidepressivo dei tifosi del Cavallino Rampante rispetto alle delusioni seriali che provengono dalla F.1. La 499P resta la dimostrazione che una Ferrari diversa è possibile. Razionale, agile, unita, addirittura monolitica, una vera task force peraltro a trazione manageriale, tecnica e intellettuale molto italiana. In grado di regalare magazzini interi di filo da torcere ai più grandi costruttori del mondo, che in massa hanno accettato o stanno per accettare la sfida Hypercar.

Comunque vada, tutte le 499P si sono dimostrate a turno race winner, nessuna esclusa.

Comunque vada, l’italianissima 499P si impone per la sua striscia vincente nella corsa più bella e famosa del mondo e per una prospettiva di vita bella, rigogliosa e mondialmente riconosciuta, che ne fa la Sofia Loren del Motorsport in coniugazione pre-iride, anzi, iridanda.

Comunque vada, facciamo che vada

In bocca al lupo.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Max è l'unico uomo libero in una F.1 di secondi piloti

Un tempo la Formula Uno serviva a capire chi fosse l’uomo più veloce del pianeta. Oggi si controllano ordini, strategie e gerarchie. Tutti secondi piloti, tranne uno

Una Targa Classica tutta sport, cultura e civiltà

La vittoria, la settima del veterano Giovanni Moceri, è solo una parte delle interessanti notizie che arrivano dall'evento