Lancia, il futuro dei Rally
Autosprint fu il primo a svelare il ritorno Lancia nei rally. Ora è realtà: la Ypsilon Rally2 debutterà nel WRC 2026

Pubblicato il 11 luglio 2015, 20:10
Così nella storia buona per un giorno, resta tanto di buono da raccontare su Simone Campedelli. Che ha ripreso un volante in mano dopo un anno e che in un amen s'è ritrovato a lottare per un posto al sole. Come solo i grandi san fare, ovviamente. Alla fine la sua medaglia d'argento brilla davvero. Come il quarto posto di Mauro Trentin, che con questo risultato mette un macigno sulla classifica del Trofeo Terra. O come il nono assoluto di Michele Tassone che festeggia proprio qui lo scudetto riservato agli Under 25.
La classifica finale del San Marino:
1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16) in 1:37'45.6; 2. Campedelli-Fappani (Peugeot 207) a 26.9; 3. Basso-Granai (Ford Fiesta R5 LDI) a 1'25.6; 4. Trentin-De Marco (Peugeot 207) a 2'51.2; 5. Reggini-Bizzocchi (Skoda Fabia) a 2'53.9; 6. Ceccoli-Biondi (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 6'00.9; 7. Biolghini-Castiglioni (Skoda Fabia) a 6'31.8; 8. Cobbe-Turco (Ford Fiesta) a 7'38.3; 9. Tassone-Michi (Peugeot 208) a 9'36.6; 10. Panzani-Baldacci (Renault Twingo) a 10'54.0;
Una prova appena. Corta, per giunta. Tanto è durato il debutto a San Marino della nuova Skoda Fabia R5 affidata a Umberto Scandola e Guido D'Amore. Il veronese aveva pure iniziato col piede giusto, mettendo tutti in riga nel primo passaggio sulla frazione di Monte San Benedetto. Poi, però, ha sprecato tutto, mettendosi la Fabia per cappello nella frazione successiva: «Si è alzata dietro su un dosso, nemmeno io ho capito perché», spiegava sconsolato qualche ora dopo.
Paolino Andreucci sorride sornione e ringrazia. Sa bene, il "ottovoltecampione", che 'sto giro avrebbe dovuto faticare più del solito per accomodare la faccenda e l'essersi trovato servita su un piatto d'argento la prima piazza, di certo non gli ha fatto dispiacere. Già, perché a rendere perfetta la giornata al garfagnino e a tutto il clan col Leone cucito sul petto, ci ha pensato pure un Simone Campedelli in forma strepitosa. Al rientro dopo un anno di assenza, il romagnolo con la 207 di Munaretto ha preso il comando delle operazioni nel primo giro per poi stabilirsi in un granitico secondo posto nel resto della giornata.
Terzo, al piccolo trotto, Giandomenico Basso, che qui punta più che altro a rastrellare qualche punto dopo la battuta a vuoto in Sicilia. Così, quando a conclusione della prima tappa manca soltanto la salita alla Rocca da affrontare sull'asfalto con le gomme da terra e le luci supplementari montate, è già tempo di sbadigli. Pure nel Trofeo Terra, dove dopo Trentin e Ricci occorre far partire la clessidra per aspettare gli altri. E anche, purtroppo, nello Junior, dove a Michele Tassone - con Giuseppe Testa a casa a contemplare un salvadanaio vuoto - basta portare la macchina in fondo per cucirsi sulla tuta lo scudetto degli Under 25. Troppo poco, per un campionato che era partito con ben altre promesse.
La classifica temporanea della quinta prova del Campionato Italiano Rally:
1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16) in 1.12’28”1; 2. Campedelli-Fappani (Peugeot 207 S2000) a 17”9; 3. Basso-Granai (Ford Fiesta Ldi) a 1’22”3; 4. Reggini-Bizzocchi (Skoda Fabia S2000) a 2’16”0; 5. Trentin-De Marco (Peugeot 207 S2000) a 2’33”4; 6. Ricci-Pfister (Ford Fiesta R5) a 2’52”6; 7. Ceccoli-Biondi (Mitsubishi Lancer Evo IX R4) a 4’46”3; 8. Biolghini-Castiglioni (Skoda Fabia S2000) a 5’03); 9. Cobbe-Turco (Ford Fiesta S2000) a 5’30”8; 10. Capellini-Oberti (Mitsubishi Lancer Evo IX R4) a 10’04”9.

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