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La vettura che sarà omologata già nel 2026 imepegnata in una serie di prove sulle alpi francesi. Ecco il piano per il ritorno lancia nel mondiale
Daniele Sgorbini
10 set 2025
Segreti sì, ma neanche troppo. Perché se è vero che la nuova Lancia Ypsilon Rally 2 ha già svolto diverse sessioni di test, quelli della scorsa settimana sulle Alpi francesi, che sono proseguiti per molti giorni, non potevano per forza di cose passare sotto traccia. Nell’era dei social network e della condivisione in tempo reale, pensare che una nuova vettura da rally – e non una qualsiasi, bensì la più attesa da oltre trent’anni a questa parte – potesse andare avanti e indietro per una settimana senza lasciare traccia, seppure in una zona defilata e poco battuta, era ben più che utopistico. Sicché in Stellantis hanno pensato bene di non adottare alcun camuffamento, ma discrivere bello grande sulle fiancate “Hf Integrale”, giusto per ribadire un messaggio che solo gli stolti continuano a non voler vedere: i rally sono un architrave fondamentale nella strategia di rilancio del marchio Lancia e la nuova Ypsilon Rally 2 è l’ulteriore passo per il ritorno di Lancia nel Mondiale, proprio come Autosprint aveva rivelato in anteprima mondiale e in tempi non sospetti.
E non è affatto un caso che le prime apparizioni della nuova Rally 2 siano arrivate proprio quando la nebbia attorno ai regolamenti tecnici per il 2027 ha iniziato a diradarsi: che le immagini della Ypsilon a trazione integrale finissero in rete non era stato organizzato a tavolino, ma tra Torino e la Francia avevano ovviamente previsto che potesse accadere e di conseguenza hanno vestito “a festa” la nascitura. Sulla quale non è salito il solo Bonato, ma tutti i tester che abitualmente lavorano allo sviluppo delle vetture made in Stellantis Motorsport, compreso dunque anche il nostro Andrea Crugnola.
La nuova Ypsilon è una Rally 2 a tutti gli effetti e non una Rally 1 2027 come qualcuno, troppo frettolosamente ha scritto e si tratta di una vettura completamente, non di una semplice Citroën C3 ri-carrozzata. Tanto per cominciare, la base è completamente diversa: la C3 era costruita su un pianale PSA, mentre la Ypsilon nasce dalla nuova piattaforma CMP. Dunque la scocca e di conseguenza il roll-bar sono figli di un progetto nuovo e diver- so. Ovvio che con la progenitrice condivida parte della meccanica: il cambio Sadev, che poi è il medesimo montato sulla Toyota Yaris Rally 2, è rimasto quello, ma i tecnici del gruppo sono intervenuti per migliorare tutto ciò che poteva essere migliorato sulla C3, auto nata nel 2017 ma ancora in grado di difendersi benissimo.
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