Dakar 2019, Sainz: MINI, buggy pronto per vincere

Il team X Raid schiera Sainz, Peterhansel e Despres al via della Dakar 2019 con il buggy due ruote motrici. Carlos punta l'accento sull'affidabilità, primo requisito per potersi confermare al vertice
Dakar 2019, Sainz: MINI, buggy pronto per vincere

F.P.F.P.

Pubblicato il 2 gennaio 2019, 15:11

Loeb con la sua 3008 DKR, lo squadrone MINI con tre buggy due ruote motrici, la sfida lanciata da Toyota. Sono i nomi da seguire, candidati alla vittoria della Dakar 2019 ai blocchi di partenza. Sarà il rally raid del Peru unico paese protagonista, prove quasi esclusivamente tra le dune, ricche di insidie, che Carlos Sainz è determinato ad affrontare e superare, per emergere ancora vincente, lui che parte da campione in carica.

Da Peugeot a MINI, progetto tutto nuovo, in una fase di relativa gioventù, essendo la seconda edizione corsa dal buggy, El Matador racconta: “Dal mio punto di vista abbiamo la squadra più forte che sarà alla Dakar 2019. Credo e mi auguro che MINI sia orgogliosa di questo equipaggio”. Sainz, Peterhansel e Despres, i fantastici tre del team X-Raid MINI che andranno a lottare per la vittoria, obiettivo unico da inseguire: “E’ chiaro che puntiamo a essere in lotta per la vittoria, io, Stephane e Cyril. Penso abbiamo fatto tutto il possibile nella fase di preparazione per metterci in una buona posizione.

Senza un ottimo spirito di squadra non puoi avere successo e noi lo abbiamo. Abbiamo condiviso l’approccio e altissimi standard sull’assetto delle macchine, questo fa sì che sia più facile per il team, visto che lavoriamo tutti insieme per preparare alla perfezione la macchina in vista della gara”. Preparativi passati dai contrattempi tecnici avuti nel recente test in gara in Marocco, “dove non abbiamo potuto mostrare tutto il potenziale. Il team ha lavorato sodo e sui dettagli per rendere la macchina più competitiva possibile.

Abbiamo sviluppato il mezzo e ci troveremo nella condizione di poter difendere il titolo e lottare per la vittoria, questo è l’obiettivo. Come si sa ci sono tante sorprese, abbiamo fatto tantissimi chilometri per ottenere l’affidabilità a prova di bomba e credo siamo preparati. Una volta che porti l’auto al livello che ritieni giusto, vai in cerca dell’affidabilità e speri che non si rompa nulla, è la cosa più importante alla Dakar”.

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