CIR, Andreucci mette il primo sigillo al Ciocco

Quello visto nella prima tappa del Ciocco è stato un confronto vero e tirato tra i due equipaggi più in palla

CIR, Andreucci mette il primo sigillo al Ciocco

Daniele SgorbiniDaniele Sgorbini

Pubblicato il 19 marzo 2017, 10:42 (Aggiornato il 19 marzo 2017, 10:58)

Da Castelnuovo Garfagnana 

Per fortuna ci ha pensato il diretto interessato a complicarsi la vita, pasticciando nel prologo di venerdì sera sul lungomare di Forte dei Marmi. Quel genere di prove che da sempre non va troppo giù a Paolo Andreucci, ha tradito il campionissimo che tra le strette inversioni di fronte al mare della Versilia ha lasciato poco meno di una dozzina di secondi. Abbastanza per fargli iniziare il “vero” Rally del Ciocco tenendo pigiato sul chiodo il piede come sa fare quando serve mettercela tutta, abbastanza per regalare una giornata di lotta vera tra il portacolori Peugeot e un Simone Campedelli in grande spolvero.

Già, la leadership del romagnolo d'arancione vestito è durata lo spazio di quattro speciali, prima che la premiata ditta Ucci-Ussi si riprendesse la vetta della classifica per non mollarla più, ma intanto quello visto nella prima tappa del Ciocco è stato un confronto vero e tirato tra i due equipaggi più in palla alla prima del Tricolore. Che Andreucci fosse da subito l'uomo da battere era scontato, che Simone Campedelli, alla sua prima uscita con Pietro Ometto a leggergli le note, fosse già in grado di mettere il sale sulla coda al toscano forse non era nemmeno nelle migliori previsioni del diretto interessato.

Bene così, perché alle spalle del duo di testa, gli altri ci hanno messo del loro per complicarsi la vita e levarsi subito dalla lotta che conta. Chiedere, per conferma, a Umberto Scandola e Gillo D'Amore, quarti alla fine del giorno uno con una penalità di un minuto sulle spalle, pagata per un anticipo a un controllo orario. I due ci hanno provato per tutto il giorno a riprendersi il podio ai danni di Alessandro Perico – ancora in debito di feeling con la suo nuova Skoda – e l'impresa non s'è concretizzata per 1”8 appena.

Troppo poco, invece, è durata la prima tappa di Kalle Rovanpera: il sedicenne che corre coi colori di Pirelli e Peugeot ha iniziato bene, trovando subito un buon ritmo alle spalle dei migliori, ma nel secondo passaggio a Renaio una leggerissima toccata col la posteriore sinistra lo ha costretto alla (temporanea) resa. È l'arte che entra, si dice. E ci riproverà già nella seconda tappa. 

La classifica del Rally del Ciocco alla fine della prima tappa

1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) in 1:01'32.4; 2. Campedelli-Ometto (Ford Fiesta R5) a 3.4; 3. Perico-Turati (Skoda Fabia R5) a 1'41.1; 4. Scandola-D'Amore (Skoda Fabia R5) a 1'42.9; 5. Michelini-Perna (Ford Fiesta R5) a 1'44.8; 6. ''Ciava''-Manfredi (Hyundai I20 R5) a 2'09.7; 7. Chentre-Florean (Hyundai I20 R5) a 2'26.0; 8. Nucita-Vozzo (Skoda Fabia R5) a 2'59.7; 9. Rusce-Farnocchia (Ford Fiesta R5) a 3'20.9; 10. Panzani-Grilli (Peugeot 207 S2000) a 3'23.4.

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