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Audi attaccherà dal primo giro

Il capo della squadra, Ullrich spiega perché sono rimasti indietro nelle prove e cosa è cambiato nella R18

Audi attaccherà dal primo giro
© sutton-images.com

Alberto SabbatiniAlberto Sabbatini

17 giu 2016 (Aggiornato alle 17:05)

Dieci anni fa, nel 2006, l'Audi aveva fatto debuttare a Le Mans il motore diesel. E aveva conquistato il successo alla 24 Ore. Dieci anni dopo il marchio tedesco ha tutte le intenzioni di tornare al successo che gli sfugge dal 2014. Le qualifiche però non sono andate bene: soltanto una terza fila per le Audi R18, con un distacco di oltre due secondi dalla Porsche in pole. E sono stati battuti anche dalla Toyota.

Il capo dello squadrone Audi, Wolfgang Ullrich, però non è preoccupato: "La posizione in partenza a Le Mans non è importante visto che la gara è lunga 24 ore. Il problema è che la pista in qualifica è stata veloce soltanto per una mezz'ora e noi in quel momento non andavamo alla ricerca del giro più veloce e stavamo invece cercando di migliorare l'assetto di gara. Aspettavamo il momento più opportuno e pensavamo di scatenarci nella parte finale delle prove, ma poi è arrivata la pioggia".

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Per la corsa Ullrich non è preoccupato: "Abbiamo una sola strategia: attaccheremo fin dal primo giro con tutte e due le macchine. Il nostro potenziale è molto alto, ma è ancora da scoprire per intero. La macchina è completamente nuova, e ha soltanto il nome R18 in comune con la vettura dello scorso anno. Quest’auto è completamente differente; abbiamo compiuto una forte evoluzione aerodinamica, c’è un telaio molto più piccolo e abbiamo dovuto compattare tutta la tecnologia elettrica sotto il cofano. Siamo passati alla categoria energetica superiore, quella dei 6 megajoule, per ottenere più potenza elettrica. Proprio a causa di questo abbiamo dovuto cambiare il dispositivo di immagazzinamento dell'energia: non abbiamo più il volano meccanico (una specie di ruota che si carica per conservare l'energia, ndr) ma le batteria al litio come i nostri avversari. Inoltre, proprio perché disponiamo di maggiore energia elettrica recuperata, siamo costretti per regolamento a usare meno carburante per il motore termico. Quindi la potenza del motore diesel è leggermente inferiore, mentre quella globale della power unit, sommando i cavalli del propulsore tecnico e di quello elettrico, è superiore”.

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