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Marco Cortesi
18 ago 2025
Un anno fa, Austin Dillon aveva conquistato il successo a Richmond in maniera inaccettabile, letteralmente buttando fuori i suoi due rivali, tanto da costringere la NASCAR a metterlo fuori dai playoff come sanzione. Quest'anno, ha trovato un altro modo, il caro vecchio andar forte e gestire bene le gomme. E si è preso la rivincita non sugli avversari o gli steward, ma su se stesso. Quattordicesimo vincitore diverso del 2025, ha guadagnato l'accesso alla seconda fase del campionato nonostante un piccolo infortunio casalingo in settimana.
E non è stato un colpo di mano finale, o una caution a dargli il successo. Dillon è sempre stato nel gruppetto dei piloti competitivi un una gara in cui le gomme sono state da centellinare. Anzi, ha anche pagato a caro prezzo di due caution in occasione della penultima sosta, in cui ha scelto l’overcut ed è stato "tagliato" da coloro che si erano fermati prima, a partire da Ryan Blaney. Ha però recuperato alla grande, passando il pilota di Penske in una gran battaglia, poco prima di rientrare per l'ultima sosta in anticipo, evitando rischi. Nel finale, aveva sufficiente margine per tirare il fiato, e ha contenuto il rientro di Alex Bowman. Il pilota del team Hendrick se l'è presa nel dopogara con Shane Van Gisbergen per non averlo aiutato nel doppiaggio, anche se ci sarebbe stato poco da fare comunque. Tra l’altro, per il neozelandese, il quattordicesimo posto è stato il miglior risultato su una pista corta, non l’avrebbe mai messo a rischio.
Blaney alla fine ha concluso terzo, davanti ai compagni Joey Logano e Austin Cindric. Sesto Kyle Larson anche lui danneggiato dalle caution al penultimo pit, mentre Denny Hamlin ha terminato decimo. Non male dopo essere stato sanzionato per eccesso di velocità ai box e coinvolto in un incidente multiplo con Brad Keselowski, Chase Briscoe, Justin Haley, Kyle Busch, e Chase Elliott al giro 199 su 400. Anche Bubba Wallace era stato della partita, anzi sembrava poter essere il miglior avversario di Dillon. Un problema nel suo pit-stop del giro 292 ha però portato il team a dargli il via libera quando una gomma non era ancora fissata. Fermatosi nella piazzola di un altro team Toyota, quello di Chase Briscoe, i meccanici l'hanno recuperata e rimontata anche se, a quel punto, era troppo tardi.
Col successo di Dillon è cambiata la situazione relativa agli ultimi posti per i playoff "senza vittorie" che sono diventati due. Alex Bowman e Tyler Reddick sono al momento gli "eletti", relativamente separati in classifica. Se ci fosse però un nuovo vincitore a Daytona, e senza disastri particolare di Bowman, Reddick sarebbe il più a rischio di essere messo KO.
1 - Austin Dillon (Chevy) - Childress - 400 giri
2 - Alex Bowman (Chevy) - Hendrick - 400 3
- Ryan Blaney (Ford) - Penske - 400
4 - Joey Logano (Ford) - Penske - 400
5 - Austin Cindric (Ford) - Penske - 400
6 - Kyle Larson (Chevy) - Hendrick - 400
7 - Daniel Suarez (Chevy) - Trackhouse - 400
8 - Josh Berry (Ford) - Stewart-Haas - 400
9 - Brad Keselowski (Ford) - RFK - 400
10 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 400
1. Byron 839; 2. Elliott 771; 3. Hamlin 766; 4. Larson 759; 5. Blaney 756
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