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F1, la verità di Toto Wolff

Il boss della Mercedes è ancora in vacanza ma non ha rinunciato a dire la sua su molti dei temi aperti del Mondiale 2015.
F1, la verità di Toto Wolff

13 ago 2015

La fornitura Red Bull, i regolamenti, il futuro di Bottas e molto altro. E’ un Toto Wolff a tutto campo quello che ha risposto alle domande della Gazzetta dello Sport, iniziando proprio dalla curiosità relativa alla fornitura di power unit che nel 2016 potrebbe passare dalla Lotus alla Red Bull. Sempre che la Lotus passi effettivamente di mano, diventando il team ufficiale Renault. «C’è un contratto in essere e non vogliamo interferire nelle questioni legali tra le parti – ha commentato Wolff – ma se indosso il cappello Mercedes Motorsport, e ragiono nell’interesse della Formula Uno, debbo dire che è un’opzione interessante perché ci legherebbe ad un marchio che ha appeal tra i giovani ed è vincente». Nessun timore che proprio la Red Bull possa diventare un avversario ostico anche per il team Mercedes? «Certo, da capo della squadra osservo che non è proprio l’ideale rafforzare un concorrente che sa costruire auto vincenti». Wolff ha confermato che solo alla vigilia della weekend di Spa si saprà se la Mercedes sarà in pista con la power unit numero 2, ovvero quella con i primi “gettoni” del 2015. In alternativa la si vedrà a Monza. Poi ecco la questione Bottas. La Williams ha sparato alto: se la Ferrari vuole il finlandese deve sborsare una cifra che nel paddock si sussurra sia superiore ai 15 milioni di euro. «Lo trovo lecito – ha spiegato Wolff - considerato che la Williams si è assunta il rischio di prenderlo quando era giovane e ancora non aveva mostrato il proprio valore. Ora può rientrare dallo sforzo finanziario, rivendendolo ad altri team. Da quando ho preso le redini della Mercedes ho lasciato ogni altra attività. Dunque in questo momento io sono soltanto un “investitore” nei confronti di Bottas. È un ragazzo valido che può far gola a molti ma la Williams è la terza forza del campionato, aspira ad andare a podio ad ogni gara e non c’è ragione per andarsene». Wolff ha sottolineato il gran lavoro fatto dalla Mercedes sul fronte dell’affidabilità: «Il merito è legato ai risultati ottenuti dal nostro dipartimento “Controllo e qualità” Nel 2013 l’affidabilità era a quota 70%, l'anno scorso eravamo saliti all’80% e quest'anno siamo al 92». Ed ha concluso con una battuta sulle vacanze di Lewis Hamilton e sulla possibilità che possa distrarsi troppo dall’obiettivo finale in compagnia della popstar Rihanna: «In queste settimane di vacanza, ognuno di noi ha il diritto di essere lasciato in pace. Lewis è un veterano e sa che cosa può e che cosa non può fare». Roberto Chinchero

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