L’accordo politico fra le squadre che era già in equilibrio precario, si infrange: Ferrari e Red Bull sono uscite dalla Fota (Formula One Team Association), l’associazione che raggruppa i team F.1, di cui attualmente è presidente Withmarsh (McLaren). I due team hanno mandato una lettera in cui annunciavano di lasciare il sodalizio.
Ferrari e Red Bull hanno in realtà lasciato perché uno contestava l’altro team nella gestione delle spese. Tutto risale all’inizio dell’anno: i team si erano impegnati fra loro a mantenere un “tetto” nelle spese siglando ciascuno una autocertificazione di quello che avevano speso. Una società olandese di revisione, la Cap Gemini, era stata incaricata di controllare se le certificazioni venivano rispettate. A un certo punto Autosprint riportò l’indiscrezione che la Red Bull avesse speso più di quanto affermato. Il team smentì senza troppa convinzione e la Ferrari polemizzò con Red Bull sull’argomento. Nell’ultimo incontro, al Gp Brasile, i team hanno discusso la creazione di nuove regole di autocertificazione sulle spese (conosciute come RRA, cioé Resource Restricion Agreement), ma non si sono accordati. Quindi Red Bull e Ferrari, che erano su fronti praticamente opposti, hanno deciso di lasciare l’associazione.
Adesso la Fota, senza la squadra più prestigiosa e senza il team campione del mondo, sarà destinata fatalmente a sciogliersi. In realtà già adesso non ha più motivo di esistere perché all’epoca (2009) era stata creata per permettere ai team di fare fronte comune contro le idee rivoluzionarie di Mosley e ora il nemico comune non c’è più.
Che succederà adesso? Il primo effetto si vedrà nel rinnovo del Patto della Concordia, ovvero l’accordo commerciale fra team e Ecclestone per partecipare al mondiale F.1, ovvero la spartizione del denaro ricavato da accordi pubblicitari e televisivi. Se a trattarlo fosse la Fota per conto di tutti, si troverebbe una regola comune per i team; adesso invece ogni team finirà per trattare individualmente con Ecclestone la propria percentuale di premi per la partecipazione. E saranno avvantaggiati i team più importanti senza cui Ecclestone non può organizzare i campionati.